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AiFOS: quindici anni di formazione alla sicurezza sul lavoro

AiFOS: quindici anni di formazione alla sicurezza sul lavoro

Autore: Ufficio Stampa

Categoria: PUBBLIREDAZIONALE

12/01/2018

Nel 2003 nasceva l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro. Nel suo quindicesimo anniversario un’intervista ricorda come nasce l’associazione e come sia possibile migliorare in concreto la sicurezza nei luoghi di lavoro.

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L’umana percezione del rischio - Esercitazioni di formazione su supporti didattici dedicati all'aggiornamento dei vari soggetti della sicurezza.

 

Quindici anni di vita sono un traguardo importante per un’associazione che si occupa di prevenzione e sicurezza negli ambienti di vita e lavoro. E lo sono ancor più se questi quindici anni raccontano l’evoluzione in Italia della cultura della sicurezza a partire dalla sua colonna portante: la formazione di tutti gli attori della gestione della salute e sicurezza.

 

Fondata a Brescia nel 2003, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS) festeggia il suo quindicesimo anniversario ricordando la sua storia, indicando la sua mission e valorizzando sempre più una formazione attenta alle esigenze dei lavoratori; una formazione di qualità che non deve essere intesa come un costo, ma come un fattore di competitività per le aziende.

 

E proprio per raccontare la fondazione dell’Associazione AiFOS nel 2003, ospitiamo una breve intervista a due soci fondatori: il Prof. Rocco Vitale e l’Ing. Paolo Carminati.

 

Come siete arrivati ad occuparvi di sicurezza sul lavoro?

Rocco Vitale: “Ero da poco andato in pensione dalla Regione Lombardia dove avevo ricoperto il ruolo di Direttore Generale della Formazione. Tra le ultime cose fatte, nel campo della sicurezza sul lavoro, dopo aver avviato i primi corsi sul D. Lgs. 626/94, avevo promosso la pubblicazione di un testo legislativo della Direttiva Cantieri (D. Lgs. 494/1996) coordinato con i Decreti 626/1994 e 242/1996. Successivamente, come libero professionista ho iniziato e continuato ad occuparmi di Sicurezza sul Lavoro come docente e come studioso. Nella mia attività di Docente e Formatore ho svolto ed organizzato numerosi corsi per i Coordinatori in fase di Progettazione (CSP) e di Esecuzione (CSE). E nel corso svoltosi nell’anno 1999 mi sono trovato tra gli allievi un giovane Ingegnere, Paolo Carminati”.

 

Paolo Carminati: “Nel 1999 appenato Laureato in Ingegneria Edile al Politecnico di Milano decisi di frequentare il Corso per Coordinatori in fase di Progettazione (CSP) e di Esecuzione (CSE) organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo. Fu una bella esperienza per i Docenti incontrati e per i colleghi Ingegneri conosciuti. Il Docente e Formatore migliore incontrato fu il Prof. Rocco Vitale con la grande capacità di trasmettere la passione per il tema della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Sul finire del Corso per Coordinatori fui contattato da una Multinazionale finlandese perché erano alla ricerca di un Coordinatore interno alla propria azienda che potesse gestire la Salute e Sicurezza sul Lavoro a 360° in supporto all’allora Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Non ebbi dubbi su chi coinvolgere per primo come Consulente e ricordo ancora a distanza di 18 anni il primo incontro fatto con Rocco negli uffici della Società”.

 

Come siete arrivati a fondare AiFOS?

Vitale e Carminati: “La nostra attività si rivolgeva in due direzioni: all’interno della multinazionale per la formazione e l’aggiornamento del proprio personale sui temi della salute e sicurezza; all’esterno in direzione delle aziende appaltatrici per verificarne la qualificazione professionale ed informare i lavoratori sui rischi e le misure di prevenzione nella realizzazione dei cantieri della telefonia mobile. La formazione del personale riguardava prima di tutto gli adempimenti previsti dall’allora D. Lgs. 626/94. E ci fu di aiuto, in questa circostanza, la pubblicazione di uno dei primi Bandi ISI dell’Inail riguardante la formazione. Eravamo nel 2002 e iniziammo a redigere un progetto ambizioso che, oltre al contributo dell’Inail, prevedeva un sostanzioso impegno economico da parte dell’azienda. Il progetto per il bando ISI si basava sul caso concreto dei lavori nella telefonia mobile. Venivano progettati differenti percorsi: per il coordinatore di cantiere, per i preposti, per le imprese appaltatrici e per i lavoratori.

A conclusione del percorso, come previsto dal programma, l’Azienda intendeva promuovere e far conoscere il progetto a livello nazionale e si scelse la sede della Fiera di Milano dove per il mese di marzo 2003 era programmata la Fiera denominata “Sicurtech Expo”. Vennero presi i contatti con la Fiera, si prenotò lo stand, si organizzò il convegno, si preparò l’invito.

Ci venne allora chiesto di affidare a qualcuno l’organizzazione dell’evento in quanto non doveva essere la medesima azienda la promotrice di se stessa. Bisognava trovare una Associazione, una Onlus, una Fondazione che si incaricasse di concludere e promuovere pubblicamente il lavoro che noi avevamo svolto all’interno. E tra il Natale del 2002 e l’Epifania del 2003 maturammo l’idea, con alcuni collaboratori del progetto, di costituire una Associazione che promuovesse ed organizzasse il Convegno. Fu redatto uno statuto ed il relativo atto costitutivo che fu registrato all’Agenzia delle Entrate di Milano in data 20 gennaio 2003.

La denominazione dell’Associazione assumeva fin da subito la sua caratteristica principale nel nome in quanto espressione del lavoro svolto e nelle caratteristiche dei prodotti rivolti ai formatori che a loro volta dovevano coinvolgere i lavoratori. Da qui AiFOS: Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro”.

 

Come si è evoluta poi l’Associazione?

Vitale e Carminati: “Il convegno era finito, l’attività di monitoraggio aveva coinvolto migliaia di utenti, ed alcuni dati venivano resi noti sul sito dell’AiFOS. Per un po’ non successe nulla, poi iniziarono ad arrivare alcune mail chiedendo informazioni e richieste di ‘come partecipare’. In un primo tempo davamo risposte vaghe, cercando, più che illustrare, di condividere alcune idee e rapportarci con i futuri associati. La pagina di apertura del sito illustrava la nostra idea di associazione: ‘facciamo formazione per una nuova cultura della sicurezza’ ed a seguire gli strumenti da utilizzare che venivano identificati in: ricerca, consulenza, corsi, seminari, editoria, supporti didattici e multimediali. E non è una casualità ma, in questi 15 anni, abbiamo seguito la rotta tracciata. Una cosa era sicura. L’idea di allora è ancora quella di oggi che si riassume nel nostro motto: ‘Se ci scambiamo una moneta avremo entrambi una moneta ma se ci scambiano un’idea avremo entrambi due idee’.

In modo semplice eravamo convinti, e lo siamo ancora, che bisogna mettere a disposizione degli altri quello che conosciamo, senza paura che ci copino. Infatti per far crescere dei buoni formatori dobbiamo dare conoscenza, strumenti, capacità, tecniche, ecc. affinché quello che facciamo noi lo possano fare anche loro. Dopo la sua costituzione, tra il 2003 e soprattutto nel 2004, furono due anni di contatti, riunioni informali, colloqui, incontri con tanti soggetti che poi, assieme a noi, contribuiranno a dar vita all’Associazione”.

 

Quale fu, infine, il vero debutto dell’Associazione AiFOS?

Vitale e Carminati: “L’AiFOS fece il suo vero e proprio debutto in occasione della Fiera Ambiente e Lavoro di Modena del 2004. In quella occasione veniva allestito uno spazio proprio di AiFOS che promuoveva l’Albo Nazionale dei Formatori della Sicurezza sul Lavoro. Dal 2003 al 2004 erano iniziate le prime adesioni all’AiFOS che condividevano questa ‘iniziativa innovativa, utile e necessaria, sia per coloro che operano nella formazione nell’ambito specifico della sicurezza sul lavoro sia per aziende ed utenti che hanno sempre più la necessità di conoscere la qualificazione professionale dei formatori’. Una cosa, allora, molto complessa. L’iscrizione all’Albo avveniva in due fasi: la prima fase consisteva nella richiesta di iscrizione, un completo ed esauriente questionario, di circa 10 pagine, cui bisogna rispondere in ogni sua parte Successivamente dopo una attenta analisi delle risposte, ed eventuali verifiche o colloqui con i soggetti interessati veniva inviata la vera e propria Domanda per potersi iscriversi all’Albo”.

 

Vi siete dunque occupati di qualificazione dei formatori molto prima che se ne occupasse la normativa nazionale…

Vitale e Carminati: “Si, siamo stati precursori, forse troppo rigidi ma estremamente seri e professionali, pensando oggi al decreto del 6 marzo 2013 sulla qualificazione dei formatori ed ai Registri Professionali che ne sono derivati”.

 

Il link per conoscere gli eventi e le iniziative organizzate dall’associazione AiFOS…

 

Ricordiamo che AiFOS è poi continuamente cresciuta negli anni, sia a livello di soci che di attività di promozione, formazione e ricerca, e ha assunto nel 2013 la denominazione definitiva “Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro”.

 

Un’associazione che, come ricorda Rocco Vitale, attuale Presidente di AiFOS, ha fornito in questi quindici anni ai formatori gli strumenti per elevare il livello della formazione e ha dunque permesso di “diffondere per tutti una reale cultura della sicurezza e migliorare in concreto la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

 

 

Per informazioni e iscrizioni a AiFOS:

Sede nazionale AiFOS: via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - info@aifos.it



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