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Movimentazione carichi sotto i 3 Kg: quesito sul DVR

Movimentazione carichi sotto i 3 Kg: quesito sul DVR
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Movimentazione carichi

03/06/2015

L’attività di movimentazione manuale di carichi del peso inferiore ai 3 Kg in maniera ripetitiva e continuativa nell’arco del turno di lavoro può comportare un rischio per la salute del lavoratore? E’ soggetta all’obbligo di valutazione dei rischi?

 
Bologna, 3 Giu - Pubblichiamo un articolo tratto da  “ Articolo 19” n. 01/2014, bollettino di informazione e comunicazione per la rete di RLS delle aziende della Provincia di Bologna realizzato dal   SIRS  (Servizio Informativo per i Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza) con la collaborazione di vari soggetti istituzionali provinciali (Provincia di Bologna, AUSL, INAIL, DPL, organizzazioni sindacali, ...).
 

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La movimentazione manuale dei carichi in DVD
Formazione sui rischi specifici nella movimentazione di carichi (Art. 37 D.Lgs. 81/08) in DVD
 
Movimentazione carichi sotto i 3 Kg
di Flavia Franceschini
 
Quesito
L’attività di movimentazione manuale di carichi del peso inferiore ai 3 Kg in maniera ripetitiva e continuativa nell’arco del turno di lavoro va considerata come movimentazione manuale di carichi, soggetta quindi ad un obbligo di valutazione da parte del datore di lavoro?
Può comportare, nonostante il basso peso degli oggetti movimentati, un rischio per la salute del lavoratore?
 
Risposta
Il caso presentato costituisce una tipologia particolare di movimentazione, cioè la manipolazione di carichi leggeri ad alta frequenza.
 
Essa non rientra nella movimentazione manuale “classica”, che comprende l’azione di sollevamento-deposito, trasporto, spostamento di carichi pesanti, o comunque di peso superiore ai 3 Kg, che può comportare “un rischio di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari” e che viene comunemente valutata con il metodo NIOSH.
 
La manipolazione di oggetti anche leggeri, ma effettuata in maniera continuativa e ripetitiva e con una certa velocità (alta frequenza d’azione), in particolare se associata al mantenimento di posture incongrue o se effettuata con le braccia sollevate, con l’uso di forza o di strumenti vibranti, non è esente da rischi. Le condizioni sopra elencate possono determinare un sovraccarico biomeccanico degli arti superiori, con conseguente insorgenza di disturbi e patologie a carico di questi ultimi. Fra queste si ricordano le patologie della spalla (periartriti- sindrome della cuffia dei rotatori), del gomito (epicondiliti), le tendiniti del polso e della mano e la Sindrome del Tunnel Carpale.
 
Tale tipologia di attività - potenzialmente a rischio- deve essere quindi ricompresa nella valutazione dei rischi, in quanto ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs 81/08 il datore di lavoro, con la collaborazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione e del medico competente, ha l’obbligo di valutare tutti i rischi. Il titolo VI e l’Allegato XXXIII del sopracitato decreto danno indicazioni su come valutare questa tipologia di movimentazione: le norme tecniche ISO 11228, relative alle attività di movimentazione manuale di carichi, nella parte terza trattano appunto della “movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza”, dando anche riferimenti sulle procedure di stima del rischio e sui possibili interventi di miglioramento.
 
Alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs 81 per movimentazione manuale di carichi dobbiamo quindi intendere tutte le attività di sollevamento, trasporto, traino, spinta e movimentazione di carichi leggeri ad alta frequenza.
 
Nel caso di un lavoratore che già presenti un disturbo o una patologia osteoarticolare, il medico competente nell’espressione del giudizio di idoneità dovrà considerare oltre al peso degli oggetti da movimentare anche le condizioni in cui viene svolta l’attività, in particolare la frequenza delle azioni di movimentazione, la postura del corpo e delle braccia, la necessità di effettuare azioni con forza. A titolo di esempio se un lavoratore è affetto da una patologia della spalla, la sola indicazione nel giudizio di una limitazione del peso da sollevare potrebbe non essere tutelante, se non vengono adeguatamente considerati anche altri fattori di rischio, che comportano una sollecitazione meccanica delle strutture degli arti superiori, come lavorare a braccia sollevate e l’effettuazione




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Rispondi Autore: Fabio Callegaro - likes: 0
03/06/2015 (17:10:48)
Il solo trasporto a tracolla di un borsello di peso pari circa a 3,5 Kg come può essere valutato, anche tenendo conto che il personale opera a bordo di rotabili in movomento.

Grazie e cordialità
Rispondi Autore: Simone Rocco - likes: 0
04/06/2015 (10:37:40)
Trovo ancora scritto su molte pubblicazioni il simbolo di chilogrammo scritto con la K maiuscola. E' un errore!
Nel Sistema di Misura Internazionale l'unità di misura della massa è il chilogrammo (simbolo kg) così come il suffisso per indicare multipli di 1000 volte è "k", sempre minuscolo.
Quindi si scrive km (chilometro), kV (chilovolt), kA (chiloAmpere), ecc. con la kappa minuscola!
E ora di finirla che fior di tecnici (evidentemente poco informati) continuino a scrivere K maiuscola !!!!
Rispondi Autore: Simone Rocco - likes: 0
04/06/2015 (10:40:45)
Trovo ancora scritto su molte pubblicazioni il simbolo di chilogrammo scritto con la K maiuscola. E' un errore!
Nel Sistema Internazionale di Misura l'unità di misura della massa è il chilogrammo (simbolo kg) così come il suffisso per indicare multipli di 1000 volte è "k", sempre minuscolo.
Quindi si scrive km (chilometro), kV (chiloVolt), kA (chiloAmpere), ecc. con la kappa minuscola!
E ora di finirla che fior di tecnici (evidentemente poco informati) continuino a scrivere K maiuscola !!!!
Rispondi Autore: Simone Rocco - likes: 0
04/06/2015 (10:46:19)
Trovo ancora scritto su molte pubblicazioni il simbolo di chilogrammo scritto con la K maiuscola. E' un errore!
Nel Sistema Internazionale di Misura l'unità di misura della massa è il chilogrammo (simbolo kg) così come il prefisso per indicare multipli di 1000 volte è "k", sempre minuscolo.
Quindi si scrive km (chilometro), kV (chiloVolt), kA (chiloAmpere), ecc. con la kappa minuscola!
E ora di finirla che fior di tecnici (evidentemente poco informati) continuino a scrivere K maiuscola !!!!
Rispondi Autore: Franco setta - likes: 0
06/06/2015 (12:44:38)
...carichi leggeri. Ma come lo consideriamo il salumiere del supermercato che pesa 300 g. Di salsiccia e salame ogni 4 minuti???
Rispondi Autore: lui che sa - likes: 0
19/06/2015 (13:09:29)
OCRA,

questa sconociuta
Rispondi Autore: Graziano Frigeri - likes: 0
24/06/2015 (15:20:27)
Il Valore di 3 kg (K o k?...) è solo il valore sotto il quale la correlazione sulla quale è stata costruita l'equazione NIOSH, limitatamente alle operazioni si sollevamento e abbassamento(che si basa anch'essa sui dati rilevati da Snook e Ciriello, integrati da altri parametri: presa, angolo di asimmetria ecc.) non è più lineare, e pertanto non consente l'uso del metodo, ma richiede altri metodi per valutare il rischio. Ciò che fa testo, ai fini della applicazione delle norme previste dal titolo VI del D. Lgs. 81/08, è come sempre una corretta valutazione dei rischio mediante l'uso di metodi appropriati per la concreta situazione in esame.

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