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La Prima Marcia Nazionale per la sicurezza sul lavoro
Brescia, 3 Lug - Oltre 3.000 adesioni di cittadini provenienti da tutta Italia per la prima marcia italiana sulla sicurezza sul lavoro promossa dall’ANMIL l'associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro.
Alle ore 9.30 di Sabato 30 giugno ad Assisi, presso la Basilica di S. Chiara, prima di dare il via ad una suggestiva e coinvolgente sfilata per le vie del borgo medievale fino alla Basilica di S. Francesco, il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni, la Sen. Patrizia Bugnano Capogruppo dell'IdV nella Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e le morti bianche al Senato, il Segretario generale UGL Giovanni Centrella, il Segretario confederale CISL Fulvio Giacomassi, il Segretario confederale UIL Paolo Carcassi e il Resp. Salute e Sicurezza sul lavoro CGIL Sebastiano Calleri hanno portato il loro saluto ad una folla fortemente coinvolta sui temi della sicurezza. Quasi tutti i partecipanti portavano infatti cartelli con slogan per una maggiore sicurezza, striscioni e gonfaloni che testimoniavano di gente arrivata da ogni parte d'Italia.
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Franco Bettoni, Presidente Anmil e da sempre impegnato a diffondere maggiore attenzione rispetto ai temi legati alla sicurezza sul lavoro, alla prevenzione degli infortuni sul lavoro e dalle malattie professionali e, soprattutto, alla tutela degli infortunati e delle loro famiglie ha espresso il suo punto di vista sul significato della prima marcia italiana per la sicurezza sul lavoro: "Abbiamo pensato a una marcia: il modo in cui da sempre la gente comune può esprimere il senso di solidarietà, il rifiuto dell’indifferenza, il rifiuto della rassegnazione fatalistica rispetto a un fatto tragico e irreversibile, quale l’infortunio, la morte per lavoro. Un fatto che i nostri padri, più di un secolo fa, hanno rifiutato con sdegno, cominciando a costruire un sistema di tutele che resta esemplare, pur con i suoi difetti, e che oggi dobbiamo correre tutti a difendere".
Continua Franco Bettoni: "non ci rassegniamo nella ricerca di nuove strade per migliorare l’efficacia degli interventi di formazione per i lavoratori e per i datori di lavoro.
Non vogliamo abbassare la guardia sulla richiesta di regole controlli, sugli adempimenti delle aziende per valutare e rimuovere i rischi.
Non vogliamo che a tre anni di distanza dall’emanazione del nuovo Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, vi siano ancora norme inattuate.
Non vogliamo nemmeno che si perda, però, l’occasione di agire sul profondo dei comportamenti di quelli che in definitiva sono i protagonisti principali, gli attori del milione di incidenti che ogni anno puntualmente si ripropongono.
Ecco, quindi, questa marcia ad Assisi, città simbolo, lungo un percorso anch’esso simbolico e carico di valori e significati positivi, di speranza, di certezza in mondi che diventino migliori - anche di poco - non per incanto, ma per la fattiva partecipazione del popolo.
Vogliamo insomma “scendere dall’albero e marciare, perché la libertà, anche dal dolore sul lavoro, non è star sopra un albero, ma è partecipazione” come scriveva Giorgio Gaber, un cantautore di ieri, ma sempre attuale".
Punto Sicuro, grato per l'invito, ha partecipato alla marcia di Anmil con entusiasmo perché un più elevato standard di sicurezza nei luoghi di lavoro è un percorso che deve essere fatto insieme agli altri e, soprattutto, per gli altri.
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