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DPI delle mani e delle braccia: la protezione dai rischi meccanici

DPI delle mani e delle braccia: la protezione dai rischi meccanici
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: DPI

08/05/2015

I dispositivi di protezione individuale delle mani e delle braccia: i guanti di protezione contro rischi meccanici, i guanti e proteggi-braccia contro i tagli e le ferite causate da coltelli e i guanti per l’utilizzo di seghe a catena.

 
Roma, 8 Mag – Come indicato dal D. Lgs. 81/2008 (allegato VIII) per la protezione delle mani e delle braccia dai rischi meccanici (con riferimento a impatti, tagli, graffi, abrasioni, ...) è possibile utilizzare specifici guanti di protezione.
 
Per avere qualche informazioni sui dispositivi di protezione individuale delle mani e delle braccia per i rischi meccanici possiamo consultare i documenti correlati al progetto multimediale Impresa Sicura - elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail - che è stato validato dalla Commissione Consultiva Permanente per la salute e la sicurezza come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013. Progetto che ha prodotto negli anni diversi materiali relativi alla prevenzione in vari comparti lavorativi (metalmeccanica, cantieristica navale, lavorazione del legno, calzature, ...) e una raccolta dettagliata di informazioni sui Dispositivi di Protezione Individuale nel documento “ ImpresaSicura_DPI”.
 
Il documento ricorda che i guanti di protezione contro rischi meccanici hanno la funzione di proteggere le mani da aggressioni fisiche e meccaniche, “per cui costruttivamente devono resistere all’abrasione, al taglio, allo strappo e alla foratura”. E deve essere riportata sui guanti una marcatura che evidenzia la loro capacità di proteggere dai rischi meccanici.
In particolare le caratteristiche tecniche che questo dispositivo di protezione deve avere sono riportate nella norma tecnica UNI EN 388.
 


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Questi guanti di protezione “devono essere realizzati con materiali che non provocano problemi di irritazione o allergie e qualora ciò non fosse possibile tale rischio deve essere evidenziato nelle istruzioni d’uso”. E le caratteristiche di resistenza meccanica devono essere indicate nella marcatura ed espresse con un indice numerico. Nel documento, che vi invitiamo a visionare integralmente, sono riportate varie tabelle, anche con riferimento ai livelli relativi ai test di resistenza. E sono riportate anche utili note di approfondimento relative alla resistenza alla lacerazione e alla perforazione.
 
Il documento si sofferma poi ampiamente sui guanti e proteggi-braccia di maglia metallica o plastica contro i tagli e le ferite causate da coltelli a mano (norma di riferimento: UNI EN 1082-1).
 
Sono DPI in maglia metallica o in plastica “utilizzati in tutte quelle attività in cui il coltello viene avvicinato alla mano e all’avambraccio dell’utilizzatore (ad esempio: nei mattatoi e nelle industrie per la lavorazione della carne compreso il disossamento, così come del pesce e dei molluschi, nella ristorazione industriale). Questa tipologia può offrire inoltre protezione a coloro che lavorano con coltelli a mano in altri ambiti lavorativi (ad esempio nell’industria della plastica, della pelle, del tessile e della carta, nonché nella posa di pavimentazioni e in attività simili)”.
 
Si segnala che tali dispositivi “forniscono una protezione solo ad una porzione limitata del corpo; la scelta quindi del grado di protezione necessaria per un particolare lavoro deve essere effettuata attentamente tenendo presenti i tipi di rischi e le probabilità che ciascuno di esso si verifichi”:
- “nei casi in cui il rischio di taglio sia limitato alle mani dovrà essere usato un guanto di protezione che dovrebbe estendersi almeno fino al polso. Tuttavia se sussiste il rischio di tagli alla superficie palmare del polso, dovrebbe essere usato un guanto con polsino. Si tenga presente che i tagli nella zona del polso possono provocare ferite particolarmente invalidanti per il rischio di lesioni ai nervi. Nell’industria del taglio delle carni si consiglia pertanto almeno una protezione per la mano e per il polso che risale per 75 mm prossimale al polso”;
- “la protezione per l’intero avambraccio è indicata nei casi in cui si possa prevedere il rischio di ferite in questa regione”;
- “è importante che non vi siano punti deboli nella copertura di protezione. Essi possono presentarsi alla giunzione fra il guanto e il polsino, fra il guanto e il proteggi-braccio, e nelle zone in cui il materiale di protezione si sovrappone”.
Una scelta corretta e un’adeguata attenzione nell’adattare e indossare la copertura “può ridurre al minimo i problemi, infatti:
- guanti piccoli possono causare danni alle mani;
- proteggi braccia piccoli possono limitare i movimenti;
- dispositivi troppo larghi costituiscono un rischio”.
 
Si ricorda che un guanto a maglia metallica non è elastico, “quindi solitamente gli utilizzatori scelgono guanti con misura sufficientemente grande da evitare che diventino troppo stretti durante l’uso”.
Possiamo avere:
- guanti piani: “presentano dimensioni posteriori ed anteriori uguali, potendo quindi essere stesi su una superficie piana. Per ottenere una buona adattabilità e comodità d’uso, le loro dimensioni dovrebbero superare quelle della mano dell’utilizzatore da 10 a 15 mm in lunghezza e di 15 mm in larghezza (tali misure vanno effettuate con il guanto steso)”;
- guanti curvi: sono guanti che presentano un numero maggiore di anelli nella parte posteriore. Richiedono una minore lunghezza e larghezza in eccesso rispetto a quelli piani per offrire una buona adattabilità”.
 
Un’altra protezione è data dai proteggi-braccia che “coprono l’avambraccio a partire dal polsino di un guanto compatibile e devono essere fissati al polsino stesso tramite cinghie o dispositivi di fissaggio oppure tenuti in posizione mediante questo”:
- proteggi-braccia rigidi: “sono di plastica o di altro materiale rigido e generalmente sono disponibili in taglie fisse e forniti per potersi adattare solo a particolari taglie di guanti. Essi debbono essere marcati con l’indicazione della lunghezza e viene fissata una relazione tra questo parametro e la lunghezza dell’avambraccio per cui sono stati progettati” (per determinare la lunghezza idonea di tali DPI sul documento sono riportate ulteriori indicazioni, immagini e tabelle). I proteggi-braccia rigidi “presentano la parte terminale, prossimale alla parte superiore del braccio, di forma arcuata per fermare la lama del coltello”;
- proteggi -braccia di maglia metallica e a polsino lungo: “questo dispositivo va scelto in modo che la lunghezza dello spazio tra la parte superiore del polsino lungo o del proteggi-braccio e la parte superiore del braccio, collocato lungo il torace con il gomito flesso a 90°, sia inferiore a 75 mm. Tale distanza può essere minore della lunghezza di 45 mm raccomandata per i proteggi-braccia rigidi su cui il bordo rivoltato tende a battere contro la parte superiore del braccio”.
Nel documento di Impresa Sicura si forniscono poi dettagliate informazioni sulla marcatura e sulle indicazioni fornite dal fabbricante e si ricorda che “i DPI metallici sono conduttori di elettricità, pertanto si deve evitare il contatto con parti in tensione”.
 
Per concludere questa presentazione dei guanti di protezione dai rischi meccanici ci soffermiamo molto brevemente su altre due tipologie di guanti:
- guanti e proteggi-braccia contro tagli causati da coltelli motorizzati: tipologia di DPI “indicata per quelle lavorazioni in cui l’operatore fa uso di coltelli motorizzati, cioè di apparecchiature ad impugnatura manuale o fissa che utilizzano una fonte di energia diversa da quella umana - generalmente elettrica o aria compressa - per azionare una lama di coltello rotante, alternativa o vibrante. Queste attrezzature di lavoro sono comunemente utilizzate nel settore dell’abbigliamento, nella lavorazione della gomma piuma e materiali similari, nei mattatoi e negli stabilimenti per il taglio della carne. Si utilizzano coltelli a nastro, coltelli diritti alternativi, taglierine circolari rotanti e altri tipi”;
- guanti di protezione per l’utilizzo di seghe a catena: la norma UNI EN 381 “specifica le caratteristiche di resistenza che i guanti debbono avere verso il taglio mediante sega a catena. Poiché queste attrezzature di lavoro sono progettate per essere utilizzate con la mano destra, normalmente protetta quando stringe l’apposita impugnatura dell’attrezzatura di lavoro, i requisiti di protezione sono riferiti ai guanti per la mano sinistra. Pertanto un operatore mancino deve utilizzare la sega a catena come un destrorso per ottenere la prevista protezione dal DPI. Sono previsti due tipi di guanti di protezione che differiscono tra loro sulla base delle diverse aree di protezione della mano”: di Tipo A (guanto a cinque dita separate, con protezione del metacarpo, cioè della parte compresa tra il polso e le dita); di Tipo B (guanto a 5 dita o manopola con “protezione di tutto il dorso della mano compreso quello delle dita, ad esclusione del pollice. Per la mano destra non è richiesta alcuna protezione: tuttavia se essa esiste deve per lo meno essere equivalente a quella richiesta per la mano sinistra, secondo le relative tipologie sopra indicate”.
 
 
Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite una registrazione al sito.
 
 
 
 
Tiziano Menduto
 




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