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Rischi per la salute nei prodotti tessili

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

03/10/2006

Al via un progetto per la riduzione delle sostanze pericolose, incluse quelle sensibilizzanti, presenti in questi prodotti. In Italia 60mila casi di dermatiti da tessuti.

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Sono circa 60mila in Italia le persone colpite dadermatite da contatto accertata per sostanze presenti nei tessuti. Secondo l’associazione Tessile e Salute, “la prevalenza delle dermatiti da contatto da tessuti è in aumento sia per il miglioramento degli strumenti e dei criteri di diagnosi sia per l’aumento di patologie predisponenti soprattutto nelle fasce giovanili”.

Per dare una risposta al problema dei rischi sulla salute da prodotti tessili, il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Associazione Tessile e Salute, ha sviluppato un Progetto che si propone l’obiettivo di eliminare o ridurre, entro precisi limiti,  le sostanze pericolose, incluse quelle sensibilizzanti, presenti nei prodotti tessili.

Una questione urgente, anche in considerazione dello scenario economico nel quale si inserisce.
“Dal 1997 al 2003 - è stato sottolineato in occasione della presentazione del progetto - il fatturato dei prodotti tessili importati dai paesi extracomunitari è passato da 3000 a più di 5000 milioni di euro, cifra destinata prevedibilmente ad aumentare, dopo l’eliminazione, nel gennaio 2005, dei contingenti per l’importazione.
Tali dati evidenziano scenari di rischio per la salute, sia legati alla depressione economica e alla disoccupazione (per la crescente perdita di posti di lavoro nell’industria tessile italiana), sia alla immissione di grandi quantità di prodotti tessili importati da paesi nei quali sono minori le restrizioni normative e di conseguenza i controlli sulla sicurezza dei lavoratori, dell’ambiente, del prodotto finale e quindi dei consumatori.”

Il progetto è articolato in iniziative finalizzate sia alla ricerca, sia a potenziare le attività di controllo dei prodotti tessili.
In particolare il progetto prevede la realizzazione di un Osservatorio nazionale delle dermatiti da tessuti, con l’obiettivo di individuare specifici indumenti causa di dermatiti e quantificare la reale prevalenza di tali patologie.
Parallelamente sarà istituito di un sistema di controllo con campionamento ed analisi, a scopo conoscitivo, nei prodotti tessili in commercio, al fine di individuare la presenza delle sostanze vietate dalle normative vigenti e delle sostanze ritenute pericolose da alcuni paesi europei e dai maggiori marchi volontari, avviando contemporaneamente un controllo di qualità interlaboratorio tra i laboratori di certificazione dei prodotti tessili.
E' previsto l’aggiornamento della Banca dati sulle sostanze utilizzate nel settore tessile dell’ISPESL al fine di dare informazioni condivise ed uniformi sul rischio, al mondo produttivo ed ai consumatori.

Il progetto punta alla "realizzazione una forte alleanza del mondo della produzione con il mondo della sanità e con i consumatori al fine di impedire la circolazione sul territorio nazionale di articoli tessili che possano rilasciare sostanze che pongano rischi alla salute dei consumatori e nel contempo con l’obbiettivo di valorizzare il prodotto di qualità anche tramite una informazione trasparente e condivisa.”
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