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Cantieri stradali: standard organizzativi e gestione delle emergenze

Cantieri stradali: standard organizzativi e gestione delle emergenze
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Cantieri stradali

19/06/2014

Un seminario si è soffermato sulla gestione delle emergenze e sugli standard organizzativi nei vari contesti ambientali dei cantieri stradali: strada a più corsie di marcia, strada a senso unico, strada chiusa alla circolazione, strada in galleria, ...

 
Brescia, 19 Giu – Per migliorare la sicurezza degli addetti ai lavori nei cantieri stradali è necessario per ogni ambiente lavorativo mettere in atto precisi standard organizzativi e gestire correttamente le eventuali emergenze.
 
Dei suggerimenti relativi a tali standard, ai vari elementi che migliorano la sicurezza in un  cantiere stradale, si è parlato in un seminario tecnico, dal titolo “ La gestione della sicurezza degli addetti ai lavori nei cantieri stradali”, organizzato dalla  Scuola Edile Bresciana (S.E.B.) l’11 gennaio 2014 a Brescia.
 
Il seminario infatti ha presentato un preciso modello organizzativo che “prevede un sistema di gestione aziendale con le attribuzioni ai vari soggetti per costruire gli standard per ogni intervento, applicare le procedure, verificare il rispetto degli standard e laddove necessario integrarli/modificarli”.

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Con riferimento ai materiali/atti del seminario – a cura dell’Ing. Pierangelo Reguzzoni e del Geom. Francesco Botte – presentiamo dunque oggi alcuni standard organizzativi relativi a vari contesti ambientali: autostrada, strada a più corsie di marcia, strada a senso unico, strada a senso alternato, strada chiusa alla circolazione, strada in galleria, strada su viadotti e ponti, ...
 
Riprendiamo ad esempio alcuni standard relativi alla strada a senso alternato:
- “siamo in presenza di strada con transito alternato da movieri. I due movieri muniti di apposita paletta si posizionano alle estremità della strettoia e si coordinano per gestire il traffico. Per cantieri con dimensioni longitudinali contenute, i movieri comunicano a vista, negli altri casi il coordinamento avverrà tramite apparecchi radio;
- in entrambi i sensi di marcia, in prossimità del cantiere, deve essere posizionata la segnaletica temporanea di informazione al conduttore di veicoli;
- in ordine dalla testata deve essere posizionata: la segnaletica di avvicinamento (cartello lavori con eventuale lampada rossa e segnali di prescrizione e di avvertimento); la segnaletica di posizionamento (barriere, coni, delineatori flessibili, segnaletica orizzontale di colore giallo, segnali di obbligo); la segnaletica di fine prescrizione deve sempre essere integrata da dispositivi luminosi a luce lampeggiante;
- se il cantiere risulta molto esteso occorre ripetere lungo il percorso la segnaletica di pericolo e prescrizione;
- l’area di lavoro deve essere ben delimitata. La recinzione è obbligatoria nei casi in cui esiste un concreto rischio di danno verso i non addetti ai lavori;
- l’accesso delle macchine operatrici deve avvenire sempre dalla parte finale dell’area di lavoro”.
 
E in caso di strada chiusa alla circolazione:
- “la segnaletica deve essere posizionata in modo tale da indirizzare il traffico nel percorso alternativo previsto;
- gli accessi al cantiere dei mezzi d’opera sono presidiati da movieri che rimuoveranno temporaneamente le barriere e supporteranno gli autisti nelle manovre;
- tutti i mezzi d’opera devono accedere al cantiere attivando i dispositivi acustici luminosi;
- la deviazione del traffico viene segnalata mediante segnaletica verticale e orizzontale (strisce gialle)”.
 
Anche per la strada in galleria vengono presentati gli idonei standard organizzativi:
- “in galleria non possono essere previsti scambi di corsia (se necessario devono essere collocati all’esterno della galleria);
- gli addetti ai lavori devono indossare oltre ai DPI ad alta visibilità anche le mascherine di protezione delle vie respiratorie;
- il cantiere deve essere sempre ben segnalato e ben illuminato;
- la presenza di un cantiere in galleria deve sempre essere segnalata all’esterno della stessa galleria;
- è vietato l’utilizzo di attrezzature mobili con alimentazione superiore a 48 V”.
E riguardo alla gestione delle emergenze:
- “devono essere previsti corridoi laterali di fuga per le persone;
- oltre ai normali presidi antincendio (estintori,…) già esistenti in galleria devono essere previsti ulteriori dispositivi antincendio commisurati alle dimensioni del cantiere;
- l’intervento delle squadre di soccorso avviene attraverso una delle corsie opposta al senso di marcia;
- gli addetti all’emergenza delle imprese esecutrici forniranno alle squadre di soccorso le coordinate per l’accesso e le modalità per il raggiungimento dell’area interessata”.
Riguardo al contesto lavorativo, il documento ricorda inoltre le diverse destinazioni d'uso principali di una galleria e il fatto che “le gallerie possono essere catalogate e distinte per la loro lunghezza e per il volume di traffico e conseguentemente i lavori da eseguirsi all’interno delle stesse possono variare in funzione di questi parametri e in funzione dei sistemi in dotazione della galleria stessa (attrezzature per la sicurezza in esercizio)”.
 
Ci soffermiamo sulla gestione delle emergenze per la strada su viadotti e ponti:
- “devono essere previsti corridoi laterali di fuga per le persone. in particolare devono essere protette le aperture laterali verso il vuoto;
- l’intervento delle squadre di soccorso avviene attraverso una delle corsie opposta al senso di marcia;
- gli addetti all’emergenza delle imprese esecutrici forniranno alle squadre di soccorso le coordinate per l’accesso e le modalità per il raggiungimento dell’area interessata”.
E per l’autostrada/strada a più corsie per senso di marcia:
- “l’intervento delle squadre di soccorso avviene attraverso la corsia di emergenza che dovrà quindi essere sempre mantenuta sgombra da ostacoli fissi”;
- anche in questo caso gli addetti all’emergenza delle imprese esecutrici “forniranno alle squadre di soccorso le coordinate per l’accesso e le modalità per il raggiungimento dell’area interessata”.
 
Concludiamo con alcune indicazioni relative ai lavori in aree aperte al pubblico che non sono carreggiate stradali:
- “limitazione nel tempo e nello spazio dell’ingombro dell’area sulla quale devono essere effettuate le operazioni, al minimo indispensabile;
- posa di barriere per impedire che i pedoni possano inciampare o venire a contatto con macchine, attrezzature, materiali, scavi aperti, ecc.;
- raggruppamento delle attrezzature in modo ordinato e comunque in posizione da lasciare sufficiente spazio al transito (almeno m 1) e tale da non produrre intralcio o pericolo per il passaggio di altre persone, con particolare riferimento al percorso dei cavi e condotte di collegamento tra la posizione delle attrezzature ed il punto in cui si effettua l’operazione;
- mantenere accantonati i residui di lavorazione mano a mano prodotti;
- utilizzazione delle sole attrezzature necessarie, sgomberando l’area da quelle superflue o per le quali non sussiste ulteriore esigenza d’uso;
- sgomberare con tempestività, al termine delle operazioni, dalle attrezzature utilizzate o dai residui di lavorazione, l’area utilizzata”.
 
Segnaliamo infine che il documento, che vi invitiamo a visionare, è ricco di immagini e disegni esplicativi relativi alle indicazioni fornite per migliorare la prevenzione nei cantieri stradali.
 
 
 
Scuola Edile Bresciana, “ La gestione della sicurezza degli addetti ai lavori nei cantieri stradali”, materiali elaborati dall’Ing. Pierangelo Reguzzoni (Responsabile del CPT Prevenzione Infortuni della provincia di Varese - Direttore della scuola professionale edile della provincia di Varese) e dal Geom. Francesco Botte (Formatore nell'ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro) in relazione all’omonimo seminario SEB dell’11 gennaio 2014 (formato PPTX, 32.3 MB).
 
 
RTM
 
 
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