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Una proposta di modifica del ruolo dei Medici Competenti

Una proposta di modifica del ruolo dei Medici Competenti

Autore:

Categoria: Medico competente

10/11/2016

La proposta di modifica all'articolo 39 del Dlgs. 81/2008 concernente la designazione del medico competente in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e le possibili ripercussioni.


Si pubblica il commento del Dr. Ramistella, coordinatore della sezione tematica della SIMLII dedicata all'attività professionale dei medici del lavoro e medici competenti sulla recente proposta di legge presentata alla Camera dei deputati (primi firmatati on.li Ribaudo e Boccuzzi) in merito a un nuovo ruolo del medico competente. Nell'articolo viene riportato il disegno di legge e commentate le possibili ripercussioni, comprese alcune proposte concrete già ipotizzate nell'ambito della sezione tematica e della stessa Società scientifica. Viene dato, infine, appuntamento alla prossima "Convention MC 2017", ove questa proposta - assieme alle altre che l'hanno preceduta - verrà ampiamente discussa e approfondita, confidando nella partecipazione attiva di tutti i colleghi interessati e delle stesse parti politiche, sindacali e datoriali.

 

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Il DdL Ribaudo-Boccuzzi: un’altra proposta di modifica del ruolo dei Medici Competenti

Ha suscitato parecchio interesse tra i medici competenti, compreso un certo scalpore, la proposta di legge recentemente presentata alla Camera (Atto Camera n. 4095 del 30 settembre 2016) che vede come primi firmatari gli on.li Franco Ribaudo e Antonio Boccuzzi (PD), assieme a molti altri deputati, intitolato "Modifica all'articolo 39 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, concernente la designazione del medico competente in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro". Si tratta di un testo molto breve che, come indica il titolo, dispone di cambiare solamente l'articolo 39 del noto D.Lgs. 81/08 (impropriamente definito "testo unico" per la salute e sicurezza sul lavoro), anzi in particolare, esclusivamente una sua parte. Secondo la proposta citata, il comma 2 dell'art. 39 del D.Lgs. 81/08 dovrebbe essere integralmente sostituito da quello che segue:

"2. Ai fini della individuazione del medico competente, il datore di lavoro si rivolge all'azienda sanitaria competente territorialmente, la quale provvede alla designazione nell'ambito degli elenchi dei professionisti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 38, attingendo dall'albo specialistico ambulatoriale tenuto presso la medesima azienda sanitaria locale.

2-bis. Il medico competente risponde del proprio operato all'azienda sanitaria competente territorialmente.

2-ter. Gli oneri per le prestazioni assolte dal medico competente sono determinati dall'azienda sanitaria competente territorialmente e sono integralmente posti a carico del datore di lavoro".

Il testo di tale emendamento al D.Lgs. 81 viene preceduto da una breve introduzione in cui vengono esplicitate le motivazioni che hanno condotto alla proposta. Va da sé che l'ipotesi tratteggiata, qualora dovesse venire presa in considerazione per l'approvazione, dovrebbe essere ulteriormente dettagliata sul piano della tecnica legislativa, allo scopo di renderla coerente con gli altri articoli del Decreto 81/08 e s.m.i. con i quali andrebbe in conflitto. ativa.

Si impongono, al riguardo, alcune riflessioni.

 

Intanto occorre premettere che è molto importante rilevare che la "politica" (finalmente ...), dopo un lungo intervallo di tempo, abbia di recente ripreso iniziative volte alla revisione della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo disegno di legge, infatti, è il terzo provvedimento, dopo quelli presentati al Senato dalla senatrice Serenella Fucksia e dal senatore Maurizio Sacconi (di cui è stato riferito nelle scorse settimane), segno che forse ormai i tempi sono maturi per quelle integrazioni e modifiche legislative della normativa in materia , invocate inutilmente molte volte nel passato.

La relazione introduttiva è certamente indicativa dell'area socio-politica di provenienza e portatrice di alcuni giudizi e generalizzazioni sull'attività dei medici competenti non accettabili in quanto tali, poiché sembra quasi che il medico competente venga individuato come una figura professionale pressoché subordinata al datore di lavoro, di cui condivide le problematiche economiche e, talora addirittura rinunciatario della sua stessa attività sanitaria preventiva in favore di considerazioni di altra natura.

 

La proposta, tuttavia, che come già detto dovrebbe essere meglio definita e dettagliata anche sul piano legislativo, contiene spunti meritevoli di approfondimento che vanno, benché parzialmente, nella direzione che da tempo la nostra sezione tematica AProMel, dedicata proprio all'attività professionale dei medici del lavoro e medici competenti, sta esplorando. La problematica posta da Ribaudo, Boccuzzi e dagli altri firmatari è interessante e lascia intravedere possibili effetti positivi, se non a breve almeno a medio termine.

 

Infatti è ormai acclarato che il medico competente si configura oggi come una sorta di ibrido, del tutto peculiare in campo sanitario, in quanto trattasi di professionista sanitario "privato" (nella maggioranza dei casi libero-professionista o dipendente di aziende non sanitarie), che viene retribuito direttamente (o indirettamente nel caso di società di servizi) dal datore di lavoro che lo ha nominato ma che svolge un ruolo francamente pubblicistico, essendo posto a tutela di un bene costituzionalmente rilevante quale la tutela della salute del cittadino/lavoratore.

 

Sono anni che questo paradosso viene sottolineato e che si cerca di escogitare adeguate soluzioni, presentate e discusse anche in svariate occasioni pubbliche quali seminari, convegni e congressi locali e nazionali. A tale proposito, anche in occasione della prossima "Convention MC 2017", che si terrà a Roma nei primi mesi dell'anno, una parte molto ampia sarà dedicata all'analisi di queste tematiche e a quanto possa esserci di vicendevolmente costruttivo negli ultimi disegni di legge presentati, anche al Senato. Quest'ultima proposta di legge è sicuramente foriera di tematiche che vanno adeguatamente discusse e affrontate, quali: difficile compatibilità tra l'attività di vigilanza svolta da parte delle ASL e il nuovo ruolo attribuito alle stesse, criteri di indicazione dei medici competenti da parte della struttura ASL per oggettive differenze nella struttura e nella complessità delle aziende da seguire, problemi di tariffe da ricondurre ai rischi e alle complessità delle varie aziende etc. Proprio di questo si occuperà una intera sessione della nostra Convention, nell'ambito della quale sarà sicuramente interessante il confronto con le parti politiche, sociali e datoriali che sin d'ora sono invitate alla discussione e al confronto.

 

A tale riguardo, da tempo il nostro gruppo, nel tentativo di superare le attuali criticità, ha proposto di ridefinire il medico competente quale " Medico Occupazionale" e ha teorizzato la possibile creazione di una "Agenzia Nazionale dei Medici Occupazionali", cioè di una struttura pubblica o semi-pubblica, di carattere nazionale e soggetta a controllo governativo (Ministero della Sanità congiuntamente al Ministero del Lavoro), istituita con l'obiettivo di individuare un costante rapporto di collaborazione tra medici competenti e SSN per le possibili sinergie e i risparmi economici che tale sintonia può comportare. L'Agenzia potrebbe avere un ruolo di sovrintendenza e garanzia sia dei liberi professionisti che delle società di servizi, vigilando sul livello qualitativo delle prestazioni e sui meccanismi competitivi, garantendo pari opportunità a tutti. Si tratta, come risulta evidente, di una ipotesi che può presentare molti vantaggi ma, al tempo stesso, che comporta evidenti complessità di ideazione e gestione e proprio all'approfondimento di questa proposta sarà dedicato ampio spazio nella Convention 2017, cercando di rivestire di concreti contenuti l'idea tutti insieme con i partecipanti all'evento.

 

Ci si auspica, in definitiva, che questo rinnovato "attivismo" sul piano parlamentare possa condurre a un confronto concreto, serrato e approfondito - che è poi quello che da sempre auspichiamo - con l'obiettivo riconosciuto di giungere a una ideazione condivisa che possa fungere da supporto indispensabile al Legislatore per consentire di approvare, in tempi brevi, un testo di legge che consenta la soluzione alle criticità poste dalla attuale normativa.

 

Ernesto Ramistella

Coordinatore Nazionale AProMel-SIMLII

 

 

Fonte: medicocompetente.it


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Rispondi Autore: Daniele Alzati - likes: 0
10/11/2016 (08:31:38)
Proposta legislativa che non mi trova assolutamente d'accordo, così come i giudizi e le considerazioni espresse nell'articolo dal Dr. Ramistella.
Rispondi Autore: CD - likes: 0
10/11/2016 (09:21:49)
Analogie con tali caratteristiche del MC potrebbero essere fatte anche nei confronti del RSPP, il quale, se dipendente di aziende private, si trova a dipendere da un DdL ma, sempre di più, ad essere controllato, oltre che dallo stesso, anche dall'Organo di Vigilanza (il quale molto spesso dimentica che l'RSPP non è il datore di lavoro e che è il datore di lavoro a doversi avvalere e servire del Servizio di Prevenzione e Protezione in quanto è prima di tutto un suo interesse. E, quindi, questi lo deve strutturare adeguatamente ed attivare, non che è l'RSPP che deve insistere e sollecitare il suo superiore -datore di lavoro- per poter essere messo in grado di svolgere il mestiere che è stato chiamato a fare)
Rispondi Autore: silvio ventroni - likes: 0
10/11/2016 (11:23:57)
mi dicono , fonti certe francesi , che la modifica art 39. del D.L.gvo 81/08 , richiesta da alcuni onorevoli de nostro parlamento , si assomiglia molto all'attuale sistema he vige in Francia .
E che tra l'altro funziona molto bene , i medici del lavoro francesi lo sostengono .
Spero sia un contributo .
Rispondi Autore: Giovanni - likes: 0
10/11/2016 (12:01:03)
Ma per favore solo questa manca che gli organi di vigilanza si occupano e tolgano lavoro al privato, come se le ASL funzionassero bene !!! I medici la solita infinita casta di privilegiati ... non ne parliamo poi di quelli che comandano nell ASL - AST - SPISAL - SPRESAL ecc. chi più ne ha più ne metta . Mi auguro che l'on. Boccuzzi che si è vari volte speso per altre nobili situazioni questa volta ci lasci perdere e non vada dietro Sacconi & C.
Rispondi Autore: Massimo Peca - likes: 0
10/11/2016 (14:07:51)
""Agenzia Nazionale dei Medici Occupazionali": do il benvenuto al dr. Ramistella nelle schiera di chi pensa che le "agenzie" possano essere un utile strumento per gestire i problemi complessi della salute e sicurezza del lavoro. Lo invito, però, a considerare l'idea di realizzare il suo/loro progetto all'interno di quella che esite già: l'ispettorato nazionale del lavoro (con tutti i suoi difetti). Questo anche in prospettiva con l'esito referendario sull'articolo 117.
Rispondi Autore: Massimo Peca - likes: 0
10/11/2016 (15:55:04)
""Agenzia Nazionale dei Medici Occupazionali": do il benvenuto al dr. Ramistella nelle schiera di chi pensa che le "agenzie" possano essere un utile strumento per gestire i problemi complessi della salute e sicurezza del lavoro. Lo invito, però, a considerare l'idea di realizzare il suo/loro progetto all'interno di quella che esite già: l'ispettorato nazionale del lavoro (con tutti i suoi difetti). Questo anche in prospettiva con l'esito referendario sull'articolo 117.
Rispondi Autore: Vincenzo Tocci - likes: 0
10/11/2016 (15:58:05)
Mi sembra un'ulteriore complicazione che aggiunge carte, autorizzazioni ecc.

Sarà pure libero un imprenditore di scegliersi i consulenti di fiducia?

Aggiungo che la corruzione si combatte oltre che con i controlli anche che un numero minore di intromissioni della P.A. nella vita dei cittadini e delle aziende.

Sinteticamente la proposta mi sembra anacronistica e degna dell'organizzazione collettivistica della società ( la cui fine è nota )
Rispondi Autore: RAGI - likes: 0
10/11/2016 (16:30:42)
Concordo pienamente con quanto sopra detto dal signor Giovanni,dove il suo ragionamento può sposarsi felicemente con il nuovo ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO per come incardinato dal signor Peca ed in ottica futura del ritorno allo stato circa le competenze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Potrebbe darsi fine alla legiferazione selvaggia delle Regioni che tanto danno hanno prodotto finora . Grazie
Rispondi Autore: Gianni - likes: 0
14/11/2016 (09:19:45)
Ennesimo regalo ai medici del lavoro che lavorano nelle ASL che fanno il doppio lavoro (praticamente tutti).
Io imprenditore non sono nemmeno più libero di scegliermi i collaboratori?
Rispondi Autore: armando mattioli - likes: 0
21/11/2016 (16:59:25)
Una delle questioni nodali è quella di garantire funzioni di terzietà del Medico Competente nel suo rapporto fra lavoratori e datore di lavoro, evidentemente sbilanciato "a favore" del datore di lavoro. Ci possono essere varie soluzioni intermedie atte a garantire i vari diritti e la posizione di garanzia del datore di lavoro. L'osservazione di Gianni, da respingere in toto nella prima parte (bell'esempio di come sostenere in modo sbagliato nel contenuto e nella forma istanze giuste), ha purtuttavia un fondamento nella seconda. Si potrebbe pensare ad una soluzione intermedia: il DdL sceglie il medico competente che vuole e di cui si fida, ma non può procedere al suo licenziamento senza "giusta causa" attestata dai lavoratori (e loro rappresentanze) e dall'organo di vigilanza. Senza ulteriori appesantimenti organizzativi, creando strutture ad hoc tipo agenzia, che potrebbe rappresentare un fattore di duplicazione e di interferenza con l'organo di vigilanza.

Rispondi Autore: carla bottone - likes: 0
09/02/2017 (14:07:51)
Articolo interessante davvero anche se serve ricordare che tentativo di cambiare il ruolo del MC da semiprivato in pubblico dura da 9 anni.Da noi dopo anni di medici ASL come MC, il DL pubblico ha messo a contratto un MC e 5 medici autorizzati suoi sudditi da uno spin off di Prof Universitario sull'orlo del pensionamento (70 anni): risultato è che per questo contratto si sta effettuando una scrematura non chiara anche su lavoratori con MP di fronte ad ovvi motivi economici da una parte (MC) e ovvi motivi di razionalizzazionr dura dall'altra, anche con forti forme di disuasione su lavoratori stessi (atteggiamenti duri e non consoni)!
Che dite voi? grazie

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