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“Sicurezza e Prevenzione” n. 4/2012

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

08/05/2012

Disponibile online il numero di aprile di "Sicurezza e prevenzione", newsletter del Ministero del Lavoro, dedicato alla giornata mondiale della sicurezza sul lavoro: come rispettare la sicurezza e la salute dei lavoratori nei nuovi lavori verdi.


E’ online la nuova newsletter “Sicurezza e Prevenzione” realizzata dal Ministero del Lavoro in collaborazione con l’Agenzia Radiocor del Sole 24 Ore.
 
Il numero di aprile è dedicata alla giornata mondiale della sicurezza sul lavoro promossa dall’ILO che pone l’accento sulla sicurezza e la salute nell’economia verde. Il mondo infatti si avvia sempre di più verso una economia più verde e più sostenibile. Tuttavia, alcuni lavori considerati come " verdi" utilizzano delle tecnologie che proteggono l’ambiente ma risultano poco sicure per i lavoratori. 
 

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Inoltre, all’interno la prima “buona prassi” sugli ambienti confinati (silos e cisterne) e i criteri di qualificazione del formatore in materia di salute e sicurezza.


Newsletter n. 4/2012 (formato .pdf 378,67 Kb)
 
 
Rispettare la sicurezza e la salute dei lavoratori nei nuovi lavori verdi
Promuovere la sicurezza e la salute nell’economia verde. Questo il tema scelto dall’Ilo per la Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro. I cambiamenti climatici richiedono un’urgente inversione di rotta per rallentare e ridurre gli effetti dannosi di scelte che non rispondono al concetto di sostenibilità ambientale. La risposta è nei lavori verdi che vanno sempre coniugati con la sicurezza e la salute dei lavoratori.
 
I pericoli dei lavori verdi
Il lavoro, sia verde o meno, è sempre fonte di rischi di incidenti e malattie, la riduzione e l’eliminazione dei quali è un principio fondamentale della sicurezza e salute sul lavoro. I lavori verdi sono nuovi e implicano l’uso di tecnologie innovative e di processi non ancora adeguatamente sperimentati, pertanto, i lavoratori possono essere esposti sia a nuovi pericoli, sia a pericoli già conosciuti sui luoghi di lavoro tradizionali.
Energia solare, energia eolica, energia idrica, bioenergia, gestione dei rifiuti e riciclaggio sono alcuni dei nuovi settori verdi dove si annidano i nuovi rischi.
 
Energie rinnovabili valide le norme dell’Ilo
L’occupazione nelle energie rinnovabili cresce rapidamente: complessivamente, si stimano in almeno 4,2 milioni le persone occupate attualmente in tutto il mondo, per metà nella produzione di biocarburanti, soprattutto nella produzione e nel raccolto delle materie prime, ma anche nella loro trasformazione. Entro il 2030, l’occupazione potrebbe crescere ancora, tanto da creare 20 milioni di posti di lavoro nel settore. Le disposizioni e i pareri contenuti nelle norme principali dell’Ilo e nei codici di condotta rimangono del tutto validi per prevedere, identificare, monitorare e controllare i pericoli e i rischi, nuovi o conosciuti, legati alle tecnologie e ai lavori verdi.
 
Rifiuti e riciclaggio
Il riciclaggio diventerà sempre più importante nella concezione di nuovi prodotti e nella gestione dei rifiuti. Il Programma dell’ILO sui lavori verdi considera la gestione dei rifiuti come una delle fonti di occupazione verde in più rapida crescita. Tuttavia, molti lavori nella gestione dei rifiuti sono verdi solo in teoria. Formare i lavoratori, ripensare il ciclo dello smaltimento, organizzare piccole unità di smistamento dei rifiuti, prevedere dispositivi di protezione, acqua per lavarsi e installazioni sanitarie, educare all’igiene: tutto ciò potrebbe aiutare a migliorare le condizioni di lavoro dei raccoglitori di rifiuti facendo diminuire i rischi per la loro salute.
 
Energia solare
L’energia solare può essere trasformata in elettricità con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici o con sistemi a concentrazione solare. Esistono rischi occupazionali durante la produzione, l’installazione e lo smaltimento degli impianti. Oltre 15 sostanze pericolose, ad esempio, vengono utilizzate durante la fabbricazione dei pannelli fotovoltaici e i lavoratori impegnati nella fabbricazione di moduli e componenti fotovoltaici devono essere protetti dall’esposizione a queste sostanze. Non mancano rischi legati allo smaltimento dei rifiuti elettronici e tossici e pericoli fisici legati all’installazione dei pannelli, simili a quelli delle costruzioni.
 
Energia idrica
L’energia idrica produce elettricità senza l’utilizzo di combustibili fossili e l’impatto ambientale è legato al trattenimento e all’abbassamento del livello dell’acqua, ai cambiamenti del tracciato dei corsi d’acqua e alla costruzione di dighe, strade e linee elettriche. I pericoli e i rischi associati con la costruzione, la messa in funzione e la manutenzione degli impianti sono  quelli dell’industria delle costruzioni e della trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. I lavoratori devono essere provvisti di dispositivi di protezione come cinture e imbracature di sicurezza, maschere respiratorie, dispositivi di protezione elettrica.
 
Smantellamento navi
Attualmente, a livello mondiale, il 90 % delle navi viene smantellato in Bangladesh, Cina, India, Pakistan e Turchia. I principali rischi associati con lo smantellamento comprendono l’esposizione a sostanze e rifiuti pericolosi, come amianto, oli, oli residui, vernici tossiche, policlorobifenili, isocianuri, acido solforico, piombo e mercurio. Se si vuole fare dello smantellamento delle navi una fonte di lavori verdi e dignitosi, occorre promuovere condizioni di lavoro adeguate nonché la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, provvedendo alla loro formazione, attrezzandoli con dispositivi di sicurezza, e garantendo loro ambienti di lavoro adeguati e alloggi salubri.
 
Energia eolica
Sviluppo di progetti, fabbricazione dei componenti delle turbine, costruzione, installazione, messa in funzione e manutenzione delle turbine eoliche sono i tipi di lavoro del comparto dell’energia eolica. I pericoli e rischi per i lavoratori del settore sono simili a quelli dell’industria dell’automobile e delle installazione aerospaziali, mentre quelli relativi all’installazione e alla manutenzione sono simili a quelli delle costruzioni. Non mancano rischi chimici e fisici durante la manutenzione. I problemi di salute più comuni sono: dermatiti, vertigini, sonnolenza, lesioni al fegato e ai reni, vesciche, ustioni da sostanze chimiche e problemi riproduttivi.
 
Bioenergia
La bioenergia, in rapido sviluppo, comprende i biocarburanti liquidi, i biogas e la biomassa moderna ai fini di riscaldamento o di produzione di energia. Che sia sotto forma solida, liquida o gassosa, la bioenergia pone problemi di sicurezza e di salute sul lavoro come pure problemi ambientali.
I rischi sono maggiormente associati con la produzione di materie prime e sono simili a quelli dell’agricoltura e dell’industria forestale. La quantità di inquinamento emessa per unità di energia generata varia molto a secondo della tecnologia adoperata.
 
Riconversione e tutele
Esistono rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro anche nel rendere verdi settori tradizionali
come miniere ed industrie estrattive, agricoltura, lavoro forestale, costruzione e ristrutturazione. I principi e le norme dell’Ilo e i codici di condotta e dei programmi di sicurezza e salute sul lavoro valgono anche per “rendere verde” i settori tradizionali.
Per la riconversione del settore edilizio, l’Ilo ha sviluppato sette principi per la costruzione e la ristrutturazione sostenibile, prendendo in considerazione l’intero ciclo degli edifici: riduzione del consumo energetico, riutilizzo delle risorse, utilizzo delle risorse riciclabili, protezione della natura ed eliminazione delle sostanze tossiche, eliminazione delle sostanze chimiche pericolose, applicazione del principio del costo del ciclo di vita, priorità della qualità. Inoltre, diverse pubblicazioni dell’Ilo contengono pareri sulla sicurezza e la salute nel lavoro forestale.
 
Miniere e industrie estrattive
L’industria estrattiva nelle miniere o nelle cave a cielo aperto è uno dei settori più pericolosi. I minatori sono esposti a numerosi rischi che possono causare lesioni, malattie professionali o morte. La silicosi è fra le malattie professionali più gravi al mondo: è una lesione incurabile dei polmoni causata dall’inalazione di polveri contenenti silice cristallina libera.
Gli impianti e i processi lavorativi, le operazioni, le tecnologie e le attrezzature andrebbero concepiti in un modo più efficiente durante gli studi di fattibilità preliminari ad ogni progetto estrattivo. Occorrerebbe includere nel progetto misure di sicurezza e di salute sul lavoro e anche valutare l’impatto ambientale del progetto per poterne limitare le conseguenze. Un tale modo di fare permetterebbe di aumentare notevolmente la protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori, e di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra e l’inquinamento.
 
Agricoltura
L’agricoltura sostenibile poggia sulla salute ambientale, la sostenibilità economica, l’equità sociale, compresa la gestione delle risorse naturali, promuove la riduzione dell’utilizzo di sostanze chimiche come pesticidi, fertilizzanti e altri agenti, e la loro sostituzione o eliminazione, nonché la messa in opera di misure di protezione dei suoli come la non lavorazione, la concimazione organica e l’irrigazione a risparmio d’acqua. L’agricoltura sostenibile coesiste con l’agricoltura commerciale e nuove tecnologie vengono introdotte nell’agricoltura commerciale per ridurre l’utilizzo dei prodotti chimici, ad esempio l’utilizzo di organismi geneticamente modificati (ogm) resistenti agli insetti. Anche se è dimostrata la riduzione dell’esposizione degli agricoltori ai prodotti chimici quando viene utilizzata la biotecnologia agricola, sono finora poche le ricerche sulle conseguenze per la salute e la sicurezza dei lavoratori coinvolti nella produzione, la manipolazione, la trasformazione e lo stoccaggio degli ogm. I rischi legati ai nuovi prodotti agricoli e animali risultanti dall’ingegneria genetica si manifesteranno accanto ai rischi tradizionali dell’agricoltura.
Sia nell’agricoltura tradizionale che in quella organica, valgono i principi e i pareri relativi alla
sicurezza e alla salute sul lavoro agricolo contenuti negli strumenti e nei manuali dell’Ilo.
 
Lavoro forestale
Con il 18 % circa del totale delle emissioni di gas ad effetto serra a loro attivo, la deforestazione e il degrado della foresta arrivano prima ancora dell’agricoltura o del settore dei trasporti per quanto riguarda l’emissione di gas ad effetto serra. I rischi occupazionali nella gestione sostenibile della foresta sono simili a quelli dell’industria forestale convenzionale.
La grande differenza è che una gestione sostenibile si basa sulle competenze dei lavoratori e sulla loro protezione. Lo sviluppo di lavori verdi in questo settore dipende dall’incorporazione dei principi del lavoro dignitoso nella prassi della gestione sostenibile della foresta. Le norme del lavoro dignitoso, ivi comprese le raccomandazioni ad utilizzare i pareri dell’Ilo sulla sicurezza e la salute nell’industria forestale, come pure l’attenzione sociale alle comunità locali
fanno parte dei principali standard di certificazione forestale per l’industria forestale sostenibile. Questi standard vengono ora anche estesi alle tappe successive della catena del valore, nelle industrie del legno, della polpa di legno e della carta.
 
Costruzione e ristrutturazione
Gli edifici e le costruzioni sono grandi produttori di gas ad effetto serra. Ragione per cui la costruzione di nuovi edifici a risparmio energetico e il restauro sostenibile degli edifici esistenti possono portare alla creazione di svariati lavori verdi. I lavori nelle costruzioni verdi presentano molti rischi occupazionali simili a quelli delle costruzioni tradizionali, come il lavoro su impalcature e sulle superfici in costruzione, il lavoro in altezza, l’utilizzo di attrezzature manuali ed elettriche, i rischi elettrici, gli spazi confinati, lo stoccaggio e la manipolazione di sostanze chimiche. L’esposizione all’amianto durante la demolizione e il restauro è particolarmente pericolosa. Al momento, i programmi di certificazione dell’edilizia verde non prendono in considerazione la salute e la sicurezza dei lavoratori per valutare se un edificio è « verde » o meno. È chiaro che i lavoratori dell’edilizia verde non lavorano necessariamente in condizioni più sicure di quelli dell’edilizia tradizionale. Diventa quindi fondamentale prendere in considerazione i rischi tradizionali e identificare possibili rischi nuovi dei progetti edili verdi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, e prendere disposizioni per eliminare o almeno ridurre tali rischi.

 
 
Fonte: Ministero del Lavoro.
 
 
 


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