Assistenza...a norma

Migliorare le prestazioni dei servizi socio-assistenziali e socio-riabilitativi (sia di tipo residenziale che di tipo diurno) che si prendono cura di tutte quelle persone che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabile o progressiva che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa.

Questo l’obiettivo della norma tecnica UNI 11010 "Servizi - Servizi residenziali e diurni per per persone con disabilità - Requisiti del servizio’’, emanata recentemente dall’UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione).

La norma si propone come un valido aiuto per razionalizzare funzioni e operatività a beneficio degli ospiti ed evidenzia i requisiti essenziali che devono essere posseduti dall'ente erogatore (cioè la struttura sanitaria), prevede il controllo delle fasi di permanenza del disabile nella struttura sanitaria, definisce i requisiti fondamentali che devono essere posseduti dagli operatori della struttura, quali ad esempio capacità relazionali, competenze organizzativo-gestionali, esperienza specifica nel settore delle disabilità.
La norma prevede inoltre fasi di riesame, verifica e controllo dei servizi (attività educative, riabilitative, ecc.) durante tutto il periodo di permanenza del disabile nella struttura.

Riguardo ai requisiti della struttura sanitaria, la norma precisa che deve:
-preparare un documento tecnico che descriva le pratiche, le procedure e le strategie per l'erogazione dei servizi;
-mettere in atto azioni finalizzate al coordinamento e all'integrazione con enti locali, scuole, A.S.L., ecc. durante tutto il soggiorno dell'ospite;
-promuovere attività di ricerca in ambito riabilitativo;
-essere situato o attrezzato per garantire i servizi alla persona (scuole, A.S.L., ecc.) e i servizi generali (uffici pubblici, cinema, luoghi di culto, ecc.);
-garantire un'attività di controllo sui servizi erogati.

La norma prevede il controllo delle diverse fasi della permanenza del disabile nella struttura sanitaria:
-ammissione- è la fase in cui, oltre ad indicare alla famiglia di appartenenza quali sono i documenti necessari per l'accoglienza dell'ospite, si deve tracciare un profilo completo del paziente e in funzione dei suoi bisogni stabilire il grado di recupero compatibile con l'handicap riscontrato;
-presa in carico- in questa fase vi è l'inserimento dell'ospite nella struttura; in accordo con la famiglia di provenienza vengono definiti gli obiettivi da raggiungere e le tecniche di attuazione per realizzarli;
-definizione e gestione del progetto individualizzato - il "progetto individualizzato" è un documento nel quale vengono indicati: strumenti e metodi d'intervento, tempi indicativi di realizzazione, modalità di verifica, valutazione dell'utente durante la cura, attività educative applicate, dati anagrafici del paziente e tutto ciò che può rendere completa la figura dell'ospite. Questo documento deve essere a disposizione del personale della struttura, dei famigliari del paziente e dell'ospite stesso (nel caso sia possibile);
-trattamento - durante questa fase vengono individuati i responsabili e gli operatori che dovranno seguire il paziente e lo sviluppo progressivo del trattamento;
-dimissione - in questa ultima fase si conclude il rapporto tra l'ospite e la struttura sanitaria perché sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati oppure per necessità e/o volere dei famigliari o del paziente stesso.