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Sviluppo del credito al consumo e privacy

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

21/10/2004

In arrivo il codice di deontologia sulle centrali rischi. Cresce la consapevolezza degli utenti del diritto di controllare le informazioni che li riguardano.

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Richieste di prestito, di carte di credito, di mutui… tutti i dati finiscono nelle centrali rischi, che consentono agli istituti di credito di valutare l’affidabilità e la solvibilità della clientela.
Clientela che è sempre più consapevole dei suoi diritti in materia di tutela dei dati personali.

Alla vigilia dell’approvazione del Codice di deontologia per le centrali rischi, Gaetano Rasi, componente del garante per la tutela dei dati personali, ha voluto sottolineare il ruolo del nuovo Codice della privacy su tale argomento.
“Il Codice in materia di protezione dei dati personali - ha sottolineato Rasi - fornisce tutti gli elementi per un adeguato bilanciamento di due esigenze: il valore sociale e l’espansione del credito al consumo, e le maturate consapevolezze dei cittadini che intendono veder tutelati i diritti della trasparenza, della sicurezza, della riservatezza, insomma della dignità della persona umana”.

Il testo unico sulla privacy in particolare prevede la sottoscrizione di un apposito codice deontologico e di buona condotta per questo settore.

“Pur non esistendo oggi un sistema di misurazione della qualità derivante dal corretto trattamento dei dati, - rileva Rasi - esso appare tuttavia rilevante in relazione all’importanza che, da un lato, le imprese attribuiscono alle informazioni sulla moralità e puntualità nei pagamenti e, dall’altra, alla preoccupata attenzione che gli acquirenti circa l’esatta fornitura di notizie sul proprio comportamento”.

Lo schema del codice deontologico, che è stato anche oggetto di una consultazione pubblica, individua le regole di comportamento per la correttezza dei trattamenti, e non riguarda sistemi informativi di cui sono titolari soggetti pubblici.
Esso stabilisce, tra l’altro, gli scopi per i quali le informazioni raccolte possono essere utilizzate, le modalità di registrazione dei dati, l’informativa agli interessati per assicurare una maggiore trasparenza nei confronti del consumatore, e individua con certezza i termini di conservazione dei dati personali contenuti in banche dati.
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