Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Brescia: videosorveglianza a prova di privacy

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

18/03/2003

Il Garante per la privacy respinge il ricorso di un cittadino bresciano.

Il Garante per la protezione dei dati personali si pronuncia nuovamente in tema di sistemi di videosorveglianza.

All’Autorità si è rivolto un cittadino bresciano che si opponeva al trattamento dei propri dati personali per mezzo del sistema di videosorveglianza realizzato dall’Amministrazione comunale nel centro storico cittadino.

Il ricorrente riteneva che le “caratteristiche tecniche delle telecamere impiegate” potevano favorire un uso dei dati contrario ai principi espressi dalla legge sulla privacy, inoltre richiedeva la cancellazione dei suoi dati, ritenendo di non essere stato informato adeguatamente sull’uso dei dati e sulle finalità del trattamento.

Nel suo pronunciamento il Garante ha ricordato le precisazioni già fornite dal Comune di Brescia sul sistema di videosorveglianza.
Riguardo all’informativa, considerata l’impossibilità di una informativa diretta “ad personam” per coloro che transitano nel raggio di azione delle telecamenre, il Comune aveva affisso manifesti e l’installato targhe (in italiano e in inglese) sugli edifici delle aree interessate. All’iniziativa era stata data inoltre pubblicità nella home page del sito del Comune.

Riguardo al trattamento dei dati rilevati con il sistema di videosorveglianza, l’Amministrazione ha fornito al Garante alcune precisazioni: il trattamento è finalizzato alla prevenzione e alla repressione di attività illecite; titolare del trattamento, per quanto concerne le immagini visionate dalla Centrale operativa del Comando della Polizia municipale, è il Comune di Brescia.
Il sistema prevede la visione autonoma delle immagini, riprodotte dalle telecamere, rispettivamente dalle Centrali operative di Questura, Carabinieri e Polizia municipale, nonché - attualmente - la registrazione delle immagini stesse unicamente dalla Centrale operativa della Questura.
Presso la Centrale operativa della Polizia municipale le immagini sono solo visionate, l’Amministrazione comunale, quindi, non deteneva dati personali relativi al cittadino che aveva presentato ricorso.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha ritenuto che “dalla documentazione sinora acquisita nel corso del procedimento non emergono profili di illiceità del trattamento effettuato dal Comune in ‘contitolarità’con Questura e Comando provinciale dei Carabinieri”.

I trattamenti dei dati personali, dunque, secondo il Garante non risulta “eccedano” i limiti previsti dalle norme e dai regolamenti in materia né il Comune ha attivato funzioni delle apparecchiature di ripresa “particolarmente invasive”.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!