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Sistemi biometrici per pagare...la spesa

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

03/04/2002

Presto in funzione, in un supermercato USA, un dispositivo per la scansione dell'impronta digitale per autorizzare il pagamento con carta di credito.

Le tecniche di riconoscimento biometrico cominciano a diffondersi anche in settori più vicini alla vita di tutti i giorni: entrerà presto in funzione, in un supermercato USA, un dispositivo per la scansione dell'impronta digitale del cliente per autorizzare il pagamento con carta di credito e debito.

La novità è riportata da un articolo di Jennifer Maselli apparso su InformationWeek e ripreso nella newsletter del Garante italiano per la privacy.

A Seattle, i clienti di un supermercato potranno usare dal prossimo mese un dispositivo che utilizza la scansione dell'impronta digitale per velocizzare la coda alle casse e rendere più sicuro l'utilizzo delle carte di credito.

La carta di credito non finisce nelle mani del cassiere; il cliente dovrà solo digitare un PIN ed appoggiare il dito su un dispositivo che, una volta letta l'impronta digitale, invierà i dati cifrati ad un centro elaborazione dati gestito dall'impresa che produce il sistema biometrico.
Qui, l'impronta registrata viene confrontata con quella memorizzata al momento in cui il cliente ha aderito al programma. Dopo l'autenticazione, la transazione prosegue secondo le normali procedure.

Nonostante questo esempio, l'impiego di tecniche biometriche per autenticazione non è ancora diffuso; ciò e' attribuibile sia all'assenza di una standardizzazione delle tecnologia sia a questioni legate alla sicurezza dei sistemi (si veda PuntoSicuro n.446), ma soprattutto per la diffidenza degli utenti.

Il ricorso al riconoscimento delle impronte digitali, tra i sistemi biometrici, e' generalmente considerato il meno ''invasivo''. I sistemi biometrici richiedono tuttavia particolari cautele per la tutela della riservatezza degli utenti e per la conservazione dei dati.
In Italia alcuni istituti di credito sono stati autorizzati a utilizzare, nel rispetto di precise regole, il sistema del rilevamento delle impronte digitali per l'accesso ai locali della banca (si veda PuntoSicuro n.413).

Le tecnologie biometriche trovano applicazione anche nel controllo dei dipendenti da parte delle imprese: una società farmaceutica statunitense, ad esempio, utilizza un software denominato BioPassword per l'autenticazione dei dipendenti. Il sistema si basa sul ritmo delle battute effettuate sulla tastiera del computer, che consente di identificare in modo univoco i singoli dipendenti.

Inoltre, un'altra azienda statunitense ha già in commercio da dicembre 2001 alcuni PC portatili con un dispositivo di riconoscimento delle impronte digitali incorporato.




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