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Il rischio rumore nell’attivita' dei cantonieri

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischi fisici

05/05/2009

Disponibile un documento che può aiutare la prevenzione dei rischi nell’attività del cantoniere. Il rumore rappresenta l’inquinante e il rischio più importante.

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L’attività del cantoniere non è molto conosciuta, né studiata in merito alla prevenzione dei rischi.
Un cantoniere svolge normalmente la propria attività lavorativa su tratti di strada denominati “cantoni”, lunghi approssimativamente 4 chilometri: in questi “cantoni” è tenuto a eseguire operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria (come riparare le abrasioni del manto stradale, sgombrarlo da detriti, fango o ostacoli alla circolazione, spurgare i fossi laterali, …), operazioni stagionali particolari (spargimento sale, sgombraneve, sfalcio dell’erba, …) ed eventualmente lavori di manutenzione della segnaletica.
 
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Sul numero di Luglio/Settembre 2007 del Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia abbiamo recuperato un intervento che può contribuire a conoscere meglio i rischi di questa attività. Si tratta del contributo “Valutazione del rischio rumore in cantonieri”, scritto da C. Giorgianni, K. Trimboli, G. Tanzariello, G. Fontana, S. Abbate, S. Callipari e G. Galtieri.
 
Scopo di questo lavoro è stato quello di evidenziare la conoscenza dei rischi lavorativi di tale mansione. Per farlo è stato condotto uno studio su un campione di 287 operai cantonieri comprendente una valutazione della esposizione a rumore dei lavoratori ed una valutazione biologica (visita medica generale, esame audiometrico, …).
 
L’analisi complessiva dei dati ottenuti porta gli autori ad affermare che:
- “il rumore rappresenta l’inquinante e contestualmente il rischio più importante;
- che l’esposizione al rumore ha evidenziato nel nostro campione danno acustico da rumore”.
 
Inoltre, continuano gli autori, “l’alta percentuale di danni riscontrati, superiore alla percentuale attesa secondo la norma ISO1999/1990, a nostro giudizio è rapportabile al fatto che l’utilizzo di attrezzature rumorose è discontinuo nel corso della giornata lavorativa ed è presumibile che gli stessi operai non utilizzano con continuità i dispositivi di protezione individuale, pertanto appare necessario per questi lavoratori una pressante azione di informazione e formazione”.
 
  
Valutazione del rischio rumore in cantonieri”, scritto da C. Giorgianni, K. Trimboli, G. Fontana, S. Abbate, S. Callipari, G. Galtieri (Dipartimento di Medicina Sociale del Territorio Sezione di Medicina del Lavoro, Università degli Studi di Messina) e G. Tanzariello (Policlinico universitario di Messina, UO di ORL) sul Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia, VOLUME XXIX - N. 3, luglio-settembre 2007 (formato PDF, 70 kB).


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