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Soccorso: una lotta contro il tempo

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Gestione emergenza ed evacuazione

28/09/2006

Una proposta di legge prevede l’obbligo del defibrillatore semiautomatico in luoghi affollati, tra i quali stazioni, scuole, aeroporti, industrie, cinema.

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Ogni anno muoiono in Italia di morte improvvisa circa 60.000 persone;  molte vite potrebbero essere tuttavia salvate con un soccorso adeguato della persona colpita da arresto cardiaco e con il tempestivo intervento di defibrillazione precoce.
Il fattore tempo in questi casi è fondamentale; i mezzi di soccorso dotati di defibrillatori automatici esterni (DAE) talvolta non sono disponibili o non arrivano in tempo. Pertanto è importante che sul territorio, in particolare nelle aree con un numero elevato di persone, vi siano questi strumenti e persone capaci di utilizzarli.

A questo scopo è stata presentata alla Commissione Affari Sociali della Camera una proposta di legge per rendere obbligatorio il defibrillatore semiautomatico extraospedaliero in luoghi ad alta densità di popolazione. (Proposta presentata da Domenico Di Virgilio, Forza Italia).

La proposta di legge andrebbe a integrare la legge 3 aprile 2001, n. 120 che ha consentito anche a personale non medico, adeguatamente addestrato, di utilizzare sul territorio questi strumenti.
La proposta prevede l’obbligo, a partire dal prossimo gennaio,  di detenere un defibrillatore semiautomatico extraospedaliero e di dotarsi del personale addestrato a usarlo e adeguatamente formato per le seguenti strutture:
aeroporti internazionali, stazioni ferroviarie, treni, autostazioni dei pullman per il servizio pubblico, porti, navi, case di detenzione, stadi, teatri, cinema, scuole, centri commerciali e supermercati, industrie con più di cento dipendenti, strutture sedi di grandi avvenimenti socio-culturali con affluenza di almeno cinquecento partecipanti (durante lo svolgimento dell’evento),  parchi di divertimento con superficie maggiore o uguale a 1.000 metri quadrati, strutture nelle quali si pratica attività sportiva (agonistica e non agonistica, anche a livello dilettantistico), mezzi adibiti al soccorso, anche in mare, della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della polizia municipale, del Corpo della guardia di finanza, del Corpo dei vigili del fuoco, del Corpo forestale dello Stato, del Dipartimento della protezione civile, del Corpo capitanerie di porto, nonché mezzi aerei adibiti al soccorso e al trasporto degli infermi.

La proposta di legge è consultabile qui.
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