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Imparare dagli errori: rotture di lame nei decespugliatori

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Imparare dagli errori

03/11/2009

Esempi tratti dall’archivio Ispesl Infor.mo.: incidenti nell’utilizzo di decespugliatori in attività di manutenzione di canali e fiumi. La dinamica dei fatti, le cause degli incidenti, le misure di prevenzione e i DPI necessari.

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Consultando INFOR.MO., uno strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio contenuti nell'archivio del sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, continuiamo a presentare le dinamiche degli infortuni e le possibili misure di prevenzione in attività di giardinaggio e manutenzione del verde.

In precedenti puntate abbiamo analizzato alcuni incidenti in attività di potatura e “sramatura” e nell’utilizzo di attrezzature come la motosega.
Continuiamo il nostro percorso mirato alla prevenzione analizzando ora alcuni infortuni tipici nell’uso di un’altra attrezzatura di lavoro: il decespugliatore.

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I casi
Sono due casi abbastanza simili che dimostrano la frequenza di alcuni specifici infortuni nell’uso del decespugliatore.
Il primo caso è relativo ad attività di manutenzione, bonifica e pulitura di un canale di bonifica con uso di decespugliatori per il taglio dell'erba.
Un lavoratore, “intento a tagliare l'erba con il decespugliatore a scoppio, dotato di lama in acciaio, veniva colpito dalla stessa lama” che si era rotta perché “aveva incontrato un ostacolo duro”, probabilmente un sasso.
La conseguenza dell’infortunio è una frattura da scoppio della tibia e del perone sinistro.

Il secondo caso, in attività di manutenzione dell’argine di un fiume, è relativo al taglio di arbusti del sottobosco sempre con il decespugliatore da parte di un secondo lavoratore.
Anche in questo caso la lama si spezza “a causa di un urto contro un corpo estraneo”.
Un frammento della lama colpisce il piede dell'operatore causando una ferita da taglio al dorso del piede destro.
Le analisi dopo l’incidente mostreranno che non solo gli stivali usati dal lavoratore non erano idonei, ma che il decespugliatore era privo di protezione all'apertura di scarico.

La prevenzione
La frequenza di incidenti con queste attrezzature di lavoro può dipendere dunque da diversi fattori: dallo stato delle macchine utilizzate, dalla presenza di dispositivi di protezione, dalle procedure d’uso corrette e dall’utilizzo di idonei DPI.
Nell’indagine campionaria dell’ASL Mi3, documentata in “Situazioni di pericolo osservate nell’indagine campionaria ASL MI3”, si indica che alcune delle situazioni di pericolo più riscontrate con queste macchine sono la mancanza di DPI (in particolare di occhiali e visiere) e la rottura dello scudo di protezione.

Ma veniamo alle possibili misure di prevenzione.
Nel documento, da noi presentato nei giorni scorsi, “Principali problematiche di sicurezza ed igiene del lavoro osservate ed aspetti di prevenzione da migliorare nelle Aziende della manutenzione del verde” vengono riportate alcune delle misure principali di prevenzione e protezione da osservare e  le buone pratiche operative nell’uso dei decespugliatori:

- “indossare i dispositivi di protezione individuale previsti e rigorosamente visiera di protezione degli occhi e cuffia/inserti di protezione dal rumore;
- impugnare saldamente l’utensile;
- utilizzare gli schermi parasassi in buono stato di conservazione sull’utensile;
- allontanare gli estranei alle lavorazioni ed mantenere i colleghi a distanza di sicurezza;
- procedere sempre su terreno solido, non cedevole, ove l’appoggio sia sicuro; un’eventuale caduta in un fosso potrebbe essere molto pericolosa con l’apparecchio acceso a contatto col corpo;
- non effettuare manovre imprudenti, mantenere sempre la zona di lavoro dell’utensile vicino al suolo e sufficientemente distante dai propri arti inferiori”.

In “Boscaiolo per hobby, Sicurezza da professionista”, una pubblicazione curata dall'assessorato alle politiche per la salute della Provincia autonoma di Trento, si ricorda poi che per lavorare con il decespugliatore è importante equipaggiarsi, a seconda del rischio, con i seguenti dispositivi di protezione:
- “casco;
- protettori auricolari;
- protezione degli occhi o del viso;
- indumenti da lavoro aderenti e comodi (per i lavori forestali: indossare un giubbotto da lavoro con una buona visibilità);
- guanti da lavoro;
- scarpe robuste con suole antisdrucciolevoli;
- materiale per il pronto soccorso”.
 
Inoltre sono state lette le istruzioni per l’uso prima di iniziare il lavoro?
Si è controllato il buon funzionamento di tutte le installazioni per la sicurezza?
A volte pochi e brevi controlli possono evitare infortuni che invalidano il lavoratore per lunghi anni.



 
Per consultare direttamente la presentazione dell’infortunio di cui ci siamo occupati, collegarsi a questa pagina del sito web di INFOR.MO. e successivamente visualizzare la schede numero 2334 e 2505.

 
Tiziano Menduto
 
 



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