Vediamo ora quali sono i
comportamenti più idonei da tenere dopo che è avvenuto un grave
incidente,
con riferimento ai datori di lavoro, le persone coinvolte, i familiari e gli
amici.
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Nella scheda relativa alle “
misure più importanti per la direzione aziendale e i responsabili della
sicurezza”
si sottolinea che un
grave
infortunio crea disagio per tutti coloro che ne sono coinvolti e che
“l’assistenza psico-sociale delle persone rimaste illese è un aspetto
particolarmente importante”.
Come affrontare la
situazione successiva all’evento?
Intanto è necessario concordare le varie fasi di intervento con
i vari responsabili organizzativi, con il servizio di soccorso, con i
professionisti esterni incaricati di prestare il
pronto
soccorso psicologico, per evitare inutili sovrapposizioni.
Riportiamo le indicazioni proposte da Suva per il momento appena successivo all’incidente:
- “chiarire con il responsabile organizzativo/il servizio di
soccorso/la polizia se è opportuno ricorrere ad esperti esterni per il soccorso
psicologico e incaricare qualcuno di reclutare il personale necessario”;
- “rimuovere i nomi e i numeri di telefono (ad esempio
quello del capo squadra) affissi in luoghi accessibili al pubblico (per
garantire la protezione dei dati e della personalità);
- predisporre per gli eventuali visitatori esterni uno
spazio sufficientemente lontano dal luogo dell’
infortunio
(le vittime e le altre persone coinvolte devono essere protette da sguardi
indiscreti);
- trovare e riunire tutte le persone che sono state in
qualche modo coinvolte nell’
infortunio,
ovvero le persone che vi hanno assistito ma anche i colleghi particolarmente
vicini all’infortunato;
- evitare che qualcuno se ne vada senza avvisare e,
eventualmente, fare accompagnare a casa le persone che ne hanno bisogno. Impedire che i testimoni dell’
infortunio
si mettano alla guida di un veicolo”;
- “avvertire i familiari dell’infortunato” (tenendo conto di
quanto detto successivamente in merito agli incidenti gravi);
- “tenere informati i quadri sulle indagini relative
all’infortunio, su tutti gli elementi noti e sulle condizioni di salute
dell’infortunato, se necessario in collaborazione con la polizia;
- “chiarire che le informazioni devono essere rilasciate in
primo luogo dalla direzione aziendale (anche nei confronti dei familiari) e
solo in secondo luogo dalla
polizia
o dalla direzione dei soccorsi. I collaboratori non devono rilasciare
informazioni a terzi e nemmeno alla stampa”;
- “discutere con i diretti interessati di quale tipo di
aiuto hanno bisogno per risollevarsi e dare loro la possibilità di scambiarsi
le proprie esperienze mettendo a disposizione il tempo e lo spazio necessario,
senza però costringere nessuno;
- spiegare come si svolgeranno i prossimi giorni e quando si
tornerà al lavoro. Chiarire se i collaboratori ricevono sostegno in famiglia,
se hanno delle attività nel
tempo
libero oppure rimangono soli a rimuginare;
- “stabilire quando verranno informati gli assenti (i
collaboratori in ferie o la quadra del
turno
successivo)”.
Nel periodo successivo
all’infortunio (primi giorni/settimane) è invece utile:
- discutere nei dettagli le condizioni del rientro in
azienda per i lavoratori rimasti a casa a seguito dell’incidente. Se necessario
procedere con “un
orario
di lavoro ridotto, l’assistenza da parte di qualche collega, il
(provvisorio) trasferimento ad un altro reparto, la rinuncia ad attività che
richiedono un notevole sforzo;
- concordare le misure di comune accordo con i diretti interessati;
- fare chiarezza sui vari interventi di assistenza alle
persone coinvolte nell’infortunio;
- tenere presente che la reazione ad un’esperienza
traumatica potrebbe manifestarsi anche più tardi, non necessariamente subito
dopo l’evento”.
Inoltre “se è necessario un intervento terapeutico,
indirizzare le persone ad uno specialista” e “svolgere un colloquio con il
collaboratore nel momento in cui riprende il lavoro”.
Ricordarsi poi che in
caso di incidente grave:
- è bene “concordare con la polizia come e quando informare
i familiari” delle vittime stabilendo chi all’interno dell’azienda assisterà
gli ufficiali di polizia incaricati;
- i familiari “non devono in nessun caso essere avvisati per
telefono dal momento che la reazione delle persone non è prevedibile e per
telefono non è possibile gestire la situazione”.
Il documento offre poi alcune informazioni utili per le comunicazioni con la stampa.
Suva consiglia di attenersi a queste indicazioni:
- “soltanto una persona (il capo azienda o il portavoce)
deve essere autorizzata a dare informazioni”. Tutti i giornalisti che si
rivolgono all’azienda per l’
incidente
“devono essere messi in contatto con lei”, in modo da evitare che qualcuno dia
informazioni sbagliate o distorte;
- poiché “l’interesse della stampa per l’accaduto e la
richiesta di materiale fotografico è normale e comprensibile”, la soluzione
migliore è “organizzare una conferenza stampa in una località vicina”.
Inoltre è importante:
- “attenersi strettamente ai fatti e dare soltanto
informazioni veramente fondate”;
- definire come tali eventuali ipotesi e sospetti;
- aiutare le persone coinvolte nell’
infortunio
o che hanno assistito all’accaduto a rimanere al riparo dai curiosi e dai
giornalisti.
Infine il documento offre
informazioni e misure per superare le conseguenze del trauma alle persone
coinvolte, i
familiari
e gli amici.
Dopo un’
esperienza
traumatica di questo tipo è bene cercare di distrarsi con attività
rilassanti e piacevoli, prendere il tempo necessario per riposarsi e rilassarsi,
frequentare ambienti familiari, parlare dell’esperienza vissuta con persone
fidate.
È importante far passare il tempo necessario per rielaborare l’esperienza vissuta e cercare
di ritornare gradualmente alla normale vita quotidiana, alle abitudini, agli
impegni e hobby.
Delle conseguenze di questi traumi è bene parlarne anche con
il datore di lavoro e il personale competente in azienda.
Infine è possibile
aiutare
un familiare o un amico che ha assistito ad un grave
infortunio.
Ad esempio offrendogli il nostro sostegno, ascoltandolo, trascorrendo del tempo
con lui.
È possibile parlare della sua esperienza, ma solo se lo
desidera e aiutarlo ad organizzarsi “per i primi giorni dopo l’evento
traumatico, cercando di capire con lui cosa potrebbe aiutarlo a stare meglio”.
N.B.: Gli eventuali riferimenti
legislativi contenuti nel documento originale riguardano la realtà svizzera, i
suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i lavoratori.