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Torino: incendio all'acciaieria ThyssenKrupp

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Prevenzione incendi

07/12/2007

Un incendio divampato nel reparto di trattamento termico e decapaggio dell'acciaieria causa due morti e altri otto ustionati. Le foto dei VVF e il video dell’intervista a uno dei sopravvissuti.

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Incendio la notte scorsa all’acciaieria Thyssenkrupp di Torino. Un operaio di 36 anni è morto e altri nove sono rimasti ustionati alcuni in condizioni molto gravi (uno degli operai gravemente ustionati è morto oggi, venerdì, ndr) .
 
L’incendio è divampato attorno all'una e mezza di ieri notte nella linea 5, reparto di trattamento termico e decapaggio dove i laminati di acciaio sono portati ad alta temperatura e poi raffreddati in bagni d'olio. Pare che le prime fiamme siano proprio partite dall'olio usato nel reparto.
 

 

 
Secondo quanto riferito da uno degli ingegneri della manutenzione di ThyssenKrupp, durante le fasi di spegnimento uno dei tubi flessibili che contenevano olio si è rotto spruzzando e inondando i presenti.
Ipotesi confermata da un rappresentante della Fiom che ha parlato con operaio presente al momento dell’incidente. “Mi ha raccontato di aver visto il fuoco sprigionarsi da un flessibile diventato una sorta di lanciafiamme”.
 
Nell’intervista video di uno dei sopravvissuti è spiegata la dinamica dell’incidente, la situazione degli estintori e la descrizione dei turni di lavoro (dal sito di La repubblica): "abbiamo provato a spegnere un piccolissimo incendio, un’operazione di routine che è capitata altre volte e non ha mai creato l’inferno che ha creato questa notte [...] ci siamo avvicinati con due estintori, ma gli estintori erano anche semiscarichi e di conseguenza non sono serviti”.
 
Non è ancora chiaro, invece, come sia avvenuto l’intervento con le manichette (e quindi con l’acqua) successivamente al primo tentativo con gli estintori.
Intervento che, se avvenuto con modalità non corrette, potrebbe aver alimentato l’incendio diffondendo l’olio incendiato.
 
All’incertezza della dinamica si affiancano anche gravi ipotesi sulla situazione lavorativa dell’acciaieria, che ricordiamo è in fase oramai di chiusura nei prossimi mesi: secondo il segretario della Fiom torinese Giorgio Airaudo: «C’è una abitudine pessima nei siderurgici: una pressione su flessibilità e orari che mette a rischio la vita dei lavoratori. C’erano sicuramente nell’impianto di corso Regina Margherita lavoratori che avevano ormai raggiunto la dodicesima ora di lavoro».
 
 
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Tutto questo quando secondo le stime dell'INAIL nei primi mesi del 2007 sarebbero scesi del 13% gli incidenti mortali nel settore dell'industria e dei servizi.
 
I primi dati INAIL per il 2007 attestano una diminuzione degli incidenti mortali avvenuti nei settori dell'industria, del commercio e dei servizi rispetto al 2006. Infatti, tra gennaio e settembre di quest'anno i morti sono stati 774, vale a dire il 114 in meno rispetto allo stesso periodo del 2006 quando erano stati 888.
Il che in dati percentuali vuol dire il 13% in meno tra i primi nove mesi del 2006 e i primi nove mesi del 2007. In particolare, nel mese di settembre 2007 i morti sul lavoro sono stati 67 a fronte dei 110 del settembre 2006.
 
Tuttavia, avverte l'INAIL, il dato non può essere considerato in alcun modo definitivo perché la rilevazione dei casi mortali comprende tutti i decessi avvenuti entro 180 giorni dalla data dell'infortunio. E questo significa che quando i dati saranno consolidati risulterà un numero di infortuni sicuramente superiore.
 
Ciò nonostante le stime promettono comunque bene perché, stando alle proiezioni dell'INAIL, tra il gennaio e settembre 2007 nel settore dell'industria e dei servizi i casi mortali dovrebbero essere 869, cioè il 2,1 %in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
 
E il dato sarebbe ancora più pronunciato nel settore delle costruzioni dove, stando sempre alle proiezioni dell'INAIL, gli infortuni mortali dovrebbero scendere del 10,1%.


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Rispondi Autore: temmao - likes: 0
07/12/2007 (11:49)
un gran brutto incidente.
una gran brutta storia.

auguriamoci almeno che l'insegnamento che ci porta sia da sprone ad atteggiamenti più virtuosi
Rispondi Autore: Francesco Cuccuini - likes: 0
07/12/2007 (11:50)
12esima ora di lavoro.

Come?
Si, 12 ore di lavoro!

:-(
Rispondi Autore: temmao - likes: 0
10/12/2007 (14:32)
12 ore di lavoro in acciaieria!
Non seduti ad una scrivania...

Che schifezza.

E'un gatto che si morde la coda:
- evasione fiscale del 30% dei contribuenti italiani
- vessazionne del fisco sui lavoratori dipendenti con tassazione al 50%
- necessità di fare straodinari per arrivare alla fine del mese e sfamare la famiglia
- commercianti che hanno approfittato del passaggio all'euro raddoppiando i prezzi
- modelli di iperconsumismo sparati con ogni mezzo di comunicazione
- invito all'indebitamento e al credito al consumo che invoglia ad acquistare a rate cose che non ci si potrebbe permettere...
- aziende che sono costrette a vivere in un mercato senza regole in cui vincono i più forti e spregiudicati (vedi concorrenza dei cinesi)
- aziende che non investono in sicurezza e rimandano gli investimenti

E'tutto sbagliato...

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