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Defibrillatori salva-vita nei luoghi pubblici

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Primo Soccorso

12/01/2012

Un progetto della regione Lombardia per la diffusione e l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) nei luoghi pubblici e per la formazione e l'informazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare.


Milano, 12 Gen - Regione Lombardia lancia un grande progetto per la diffusione e l'utilizzo dei defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) nei luoghi pubblici e per la formazione e l'informazione sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Grazie ad un finanziamento complessivo di quasi 1,3 milioni messo a disposizione dal Ministero della Salute, Regione Lombardia, attraverso AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), realizzerà nei prossimi 24 mesi "A prova di cuore", un vasto programma di prevenzione in più fasi che ha l'obiettivo fondamentale di ridurre i decessi causati dagli arresti cardiocircolatori. Il progetto dettagliato, predisposto da AREU, è stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani.
 
I DATI - Ogni anno in Italia circa 60.000 persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco. La letteratura scientifica ha ampiamente dimostrato che in questi casi un intervento di primo soccorso, tempestivo e adeguato, contribuisce a salvare fino al 30% in più delle persone colpite. I dati del 118 dicono che in Lombardia avvengono ogni anno circa 1.400 arresti cardiaci in luoghi pubblici e luoghi di lavoro. Di questi, circa 700 sono dovuti a patologie traumatiche o avvengono nelle strutture sanitarie.
 
GLI OBIETTIVI - "Per ridurre la mortalità per arresto cardiocircolatorio - spiega l'assessore Bresciani - è molto importante diffondere la presenza dei DAE nei luoghi in cui siano realmente utili (aree a maggior rischio o a maggior affluenza di pubblico) ma soprattutto diffondere presso i cittadini la conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, in modo che più persone possano intervenire adeguatamente non solo nei posti pubblici ma soprattutto nella abitazioni private dove avvengono la maggior parte degli arresti cardiaci".



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LE FASI DEL PROGETTO - Nell'arco dunque di 24 mesi, verranno realizzate diverse azioni. Queste le principali: definizione dei criteri di distribuzione dei DAE, delle caratteristiche e del numero dei DAE da acquistare; definizione delle modalità di gestione e manutenzione dei DAE; acquisto dei DAE; distribuzione dei DAE; identificazione del numero e della tipologia di persone da formare; pianificazione e preparazione degli interventi formativi; effettuazione degli interventi formativi; predisposizione del registro regionale DAE e delle persone formate; campagne informative rivolte alla popolazione; monitoraggio e verifica della attività svolte.
 
Fonte: Regione Lombardia.


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Rispondi Autore: Angelo Marzaroli - likes: 0
12/01/2012 (08:20:30)
Mi piacerebbe avere questo progetto anche in Emilia, prestando giusta attenzione alla formazione dei cittadini: cominciamo dalle scuole superiori!

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