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Gli italiani e l’ambiente

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

01/07/2004

L’81% è preoccupato per l’inquinamento, ma cresce il numero di coloro che ritengono che la tecnologia salverà l’ambiente. I risultati di una indagine commissionata dal WWF.

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Cresce la preoccupazione degli italiani nei confronti delle tematiche ambientali. Lo rileva una indagine realizzata da Astra/Demoskopea e commissionata dal WWF, secondo la quale la percentuale di coloro che si sono detti preoccupati per l’inquinamento è salito negli ultimi 4 anni di circa 6 punti.
L’81% dei circa 1.000 intervistati (scelti da un campione rappresentativo della popolazione tra i 14 e i 79 anni, pari ad un universo di oltre 47 milioni di adulti) si dice preoccupato per l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, della terra e degli alimenti, mentre l’80% ha a cuore la distruzione della natura, delle piante e degli animali, dei fiumi.
Il 72% del campione si dice molto preoccupato del futuro del Pianeta: il 56% (dieci punti in piu’ rispetto a sei anni fa) condivide l’affermazione “se andiamo avanti così l’umanità scomparira’ dalla Terra a causa dell’inquinamento e della distruzione della natura”.
Secondo il WWF, la preoccupazione nei confronti di problemi ambientali non deriva solo dalle informazioni diffuse dai media, ma è anche la conoscenza diretta (la propria esperienza personale) a mettere sul chi vive la maggioranza degli italiani sull’ambiente.

Più preoccupati sono le donne, i residenti nel centro-sud, i soggetti con classe inferiore alla media, gli opinion leader diffusi, con picchi tra i giovanissimi non meno che tra i 35-44enni.

la maggioranza degli italiani si dicono preoccupati dell’ambiente e, se intervistati (82% del campione) sostengono che “se vogliamo lasciare ai giovani un mondo vivibile e migliore, dobbiamo imparare a consumare di meno e a vivere di più la natura”.
Buone intenzioni, che talvolta rimangono solo parole…

Un dato nuovo è quello che riguarda la tecnologia, con il tracollo dei “tecnòfobi”: rispetto al 60% dell’inizio degli anni ’90, ora non più del 41% sostiene che “il mondo sarà rovinato dalla tecnologia”, mentre cresce il fronte opposto, secondo il quale “il mondo sarà salvato dalla tecnologia” (oltre 8 milioni di adulti, soprattutto colti e benestanti).”

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