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Il pericolo si nasconde in casa

Casa, scuola e luoghi di svago più pericolosi degli ambienti di lavoro. E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Ispesl nel corso del 2002: ben 4,5 milioni di infortuni, dei quali almeno 3 mila mortali.

I dati sono stati illustrati da Antonio Moccaldi, presidente dell’Ispesl in una intervista rilasciata ad Adnkronos. La stima è cautelativa, ma “la cifra - spiega Moccaldi - sale a 8 mila se facciamo una stima allargata, che tiene conto anche dei decessi legati all'incidente che avvengono, però, a distanza di tempo''.

Il fenomeno degli infortuni domestici è in costante crescita.
Precedenti dati riferiti al periodo 1988-2000, presentati dal nel corso di un convegno organizzato dal CNEL in collaborazione con l'Ispesl nel marzo scorso, mostravano infatti che in tale periodo il numero di persone infortunate in casa è passato da 2.103.000 a 3.480.000 (di cui 2.504.000 donne).

Negli ultimi due anni, pur tenendo conto che i dati Ispesl riportati da Adnkronos tengono conto anche degli incidenti a scuola e nei luoghi di svago, ci sarebbe stato un ulteriore considerevole aumento.
Riguardo agli infortuni domestici ricordiamo che a causare l'infortunio è, più spesso, la struttura architettonica dell'abitazione, responsabile nel 37,4% dei casi: in particolare, le scale nel 14,4%, i pavimenti nel 13,2%, i mobili nel 9,8%. Tra le altre cause, i coltelli sono colpevoli del 10,9% degli incidenti, i piccoli elettrodomestici del 5,1%, i forni o fornelli del 5%, gli attrezzi da lavoro del 5,3%.
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